In un comunicato pubblicato questo giovedì, l’Associazione di Amicizia Italo-Cuba (ANAIC) ha fatto riferimento all'”assurdo intervento degli Stati Uniti negli affari interni” di questa nazione sovrana. Autorità sanitarie italiane, rivela il quotidiano Corriere della Sera.
Secondo il comunicato stampa, l’ambasciata americana a Roma ha citato in giudizio il ministero della Salute del Paese per chiarire “le procedure per l’assunzione di specialisti a tempo determinato e la loro remunerazione” in Calabria per determinare se violano gli standard economici, commerciali e monetari. Washington su Cuba.
Il 28 dicembre sono arrivati in Calabria 51 operatori sanitari cubani tra cardiologi, pediatri e chirurghi prestando servizio negli ospedali delle città di Locri, Palistena, Gioia Taro e Melito Porto Salvo.
Il presidente di quella regione, Roberto Ochiudo, ha sottolineato che “siamo contenti dell’opportunità di avere medici altamente specializzati”.
Occhiuto ha sottolineato che la Calabria sta cercando di garantire tutti gli strumenti di cui dispone per la cura dei propri cittadini, di fronte all’attuale emergenza sanitaria in quella parte del Paese.
Il politico calabrese ha affermato che l’aiuto dei medici cubani è “un modo sicuro per dare risposte immediate ai bisogni dei cittadini, per fornire servizi adeguati e per garantire strutture sanitarie funzionali e ospedali funzionanti in tutta la regione”.
L’8 gennaio l’Anaic, insieme ad altre organizzazioni spagnole, francesi e svedesi, ha intentato causa al Parlamento europeo per difendere i paesi della regione contro l’uso extraterritoriale di “un embargo imposto da una grande potenza mondiale a un piccolo paese del Terzo Mondo”. . .
mem/orth
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