lunedì, Dicembre 16, 2024

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Un percorso gastronomico definitivo in Italia che ogni buongustaio dovrebbe fare almeno una volta

L’Italia è il paese con il maggior patrimonio culturale d’Europa e non c’è da meravigliarsi che migliaia di turisti lo aggiungano al loro itinerario delle vacanze estive. Oltre a tutti i musei e i luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità, spicca soprattutto la sua incredibile gastronomia. Con pasta o pizza come piatti principali, c’è un’ampia varietà di prodotti unici provenienti dalle loro regioni per deliziare il palato.

Se sei uno di quelli che metteranno piede in questo angolo speciale del mondo, ecco un modo sicuro per goderti appieno questa gastronomia, anche se visiti le grandi città come Roma o Firenze. Non ci vuole molto sforzo per dedicare una giornata alla scoperta di quest’altra regione.

Emilia-Romagna

Il cuore di questa valle gastronomica è senza dubbio uno dei punti forti. Luogo dove si preparano piatti tradizionali con ricette tramandate di generazione in generazione, è senza dubbio la mecca dei buongustai.

In particolare, Parma è una destinazione affascinante per qualsiasi turista che voglia vivere una città che vada oltre il teatro, la musica e, ovviamente, l’ottima gastronomia. I musei sono uno dei punti di interesse più interessanti d’Italia, ma in questa città assumono un nuovo significato. I sei musei del cibo valgono almeno un giorno intero per provare quanti più piatti possibili, poiché la Birmania detiene il titolo di Città Creativa della Gastronomia UNESCO.

  • Museo del prosciutto. È un luogo dedicato al Prosciutto, situato nelle strutture dell’antico foro di Borio (Langirano). Una visita dove si potranno degustare diversi insaccati, come il Culatello di Gibello e la Spala di San Secondo. Inoltre, la città ha una sagra dedicata a questa prelibatezza che cresce tra il fiume Po e gli Appennini, da non perdere.
  • Museo del vino. Non si può parlare dell’Italia senza menzionare il vino. Nella stessa cittadina di Longrano questo tempio è dedicato a uno dei prodotti italiani più riconosciuti nel mondo, dopo la pasta ovviamente. È una zona vocata da secoli alla produzione del vino. Le cantine Rocca di Sala Baganza offrono un luogo dove degustare alcune delle migliori denominazioni d’origine scoprendo il processo produttivo su cui lavorano da anni.
  • Musei del pomodoro. Considerato l’oro rosso delle terre farmaceutiche, questo prodotto viene esportato in tutte le parti del mondo. Goditi una piacevole passeggiata mentre impari il metodo utilizzato per preservare un oggetto fresco e altamente deperibile.
  • Museo della Pasta. Un classico dall’Italia. Si trova nella corte agricola medievale di Chiarola (Colecchio), vicinissimo al Museo del Pomodoro. In questo non solo assaggerai diversi tipi di pasta secca di semola di grano duro, ma scoprirai anche la sua storia, la tecnologia utilizzata e la cultura di questo famoso prodotto.
  • Museo del Parmigiano Reggiano. È proprio a Soragna che si trova questo famoso caseificio e potrete degustare questo formaggio imparandone tutti i segreti. Negli ultimi anni la tecnologia ha ottimizzato la produzione di questo prodotto, ma il processo rimane lo stesso: i mastri casari si occupano di produrre manualmente il formaggio, che poi riposa per 24 mesi prima di arrivare sulla tavola.

Parmigiano / Foto: iStock

  • Museo del Culatello. Il Culatello si ottiene dal muscolo della coscia di suini nati, allevati e macellati esclusivamente in Emilia Romagna e Lombardia. Uno dei fiori all’occhiello di questa gastronomia, ammirato da secoli da storici e scrittori. Se stai attraversando Burma Baja, dovresti assolutamente trovare il tempo per goderti questo museo.

Foto: iStock




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