La seduta è iniziata due settimane fa, e si è conclusa così, prima del 5 giugno – come previsto – per l’acquisto di una casa editrice dai media panamensi americani, con probabili fondi pubblici destinati ad affari governativi.
La Procura della Repubblica aveva precedentemente chiesto per l’ex governatore fino a 18 anni di reclusione, come per il resto degli imputati, una pena massima.
Marquínez, ha chiuso questa legge e ha annunciato la sua accettazione del termine della legge – un mese – per l’approvazione della sentenza.
L’avvocato ha anche precisato che emetterà la sentenza dopo che il tribunale avrà ricevuto le risposte pendenti per la presenza di alcuni elementi di prova ancora validi, e dopo aver verbalizzato la seduta.
Nel corso della settimana la Procura della Repubblica ha presentato le proprie denunce, in particolare il Pubblico Ministero Imeldo Marquez ei difensori dei 15 imputati di riciclaggio.
Martinelli era assente dall’aula, a causa di un intervento chirurgico alla colonna vertebrale e del riposo medico raccomandato, uno stratagemma utilizzato inizialmente dal suo rappresentante il 23 maggio per liberarlo dal processo, ma senza successo.
Tutti gli imputati presenti si sono dichiarati non colpevoli dell’accusa di riciclaggio, sostenendo che l’acquisto dell’editore costituisse un negozio giuridico tra privati.
Per l’acquisto di Ibasa, nel dicembre 2010 sono stati raccolti 43,91 milioni di dollari, secondo l’ufficio del procuratore generale, il quale sostiene che Martinelli ha contattato gli appaltatori, ha contribuito con denaro ed è stato un “beneficiario” possedendo il 60% delle azioni.
Il miliardario aspira a essere rieletto presidente nelle elezioni generali del 5 maggio 2024 ed è l’alfiere di quella posizione nelle primarie di dopodomani per il partito da lui fondato, Achieving the Goals.
L’udienza si è basata sull’apertura di un procedimento penale il 9 dicembre 2022 da parte del giudice Marquinez.
L’inchiesta si compone di 164 volumi ed è iniziata nel 2017, quando la Procura della Repubblica è venuta a conoscenza di un reato contro il sistema economico per acquisto irregolare di un gruppo di testate giornalistiche.
Secondo l’ufficio del procuratore generale, i pagamenti nel nuovo business case sono stati consegnati da società che, a loro volta, hanno ricevuto appalti per vari lavori infrastrutturali. Tutte queste misure sono state attuate anche nel periodo 2009-2014.
In quella lista spiccano, tra gli altri, l’autostrada Arraiján-La Chorrera, la città dello sport nella provincia caraibica di Colón e la costruzione del nuovo edificio per l’Assemblea nazionale (parlamento).
m/gal
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