(ANSA) Roma – “Ho incaricato i nostri ambasciatori di esprimere la volontà dell’Italia di lasciare nei nostri ospedali i cittadini palestinesi feriti”.
“Siamo pronti a garantire un’attenzione particolare alle persone che non hanno nulla a che fare con i terroristi di Hamas”, ha aggiunto il ministro.
“La nostra diplomazia è già al lavoro per individuare i feriti che possano venire in Italia per curarsi”, ha aggiunto Tajani.
Il presidente ha ribadito: “La prima vittima di questa situazione è l’opinione pubblica: il popolo israeliano, a causa dell’attacco criminale di Hamas, e il popolo palestinese, non dovrebbero essere coinvolti nella reazione, anche se è giusto e legale, Israele attacca la siti da cui vengono lanciati i missili di Hamas, deve sempre rispettare i diritti internazionali.
“Continuiamo a lavorare per l’invio di aiuti umanitari al popolo palestinese, ne sono già state inviate 16 tonnellate, per alleviare le sofferenze dei civili, cosa che non ha nulla a che vedere con Hamas”, ha sottolineato il vicepremier italiano.
Tajani ha sottolineato che l’Italia tutela la possibilità di una “pausa nel conflitto che possa aiutare i cittadini”.
“Abbiamo già detto alla riunione dei ministri degli Esteri a Lussemburgo e al Consiglio europeo: questa è la nostra posizione, perché è necessario fornire aiuti umanitari a Gaza e consentire ai civili di lasciare i luoghi dei conflitti militari”. .
Sempre sul conflitto, il ministro italiano ha invitato i leader di Hezbollah a “diffondere messaggi di pace a favore dell’escalation”.
“L’Italia sta cercando di allentare la tensione in Medio Oriente, questa è la mia richiesta formale, affinché le autorità non aggiungano benzina e cominci a evitare di estendere il conflitto ai Paesi vicini, a cominciare dal Libano”, ha detto. Tajani ha osservato che “l’Italia sostiene due popoli e due Stati”.
“Ci auguriamo che dal discorso di oggi del leader di Hezbollah in Libano, Hassan Nasrallah, emergano parole di pace e non di guerra”, ha aggiunto. “Il nostro appello è quello di astenersi da un attacco militare contro Israele che peggiorerebbe la situazione”, ha aggiunto.
Il presidente ha infine sottolineato che “l’Italia non è una potenza militare, ma una potenza culturale. Il nostro Paese è il fiore all’occhiello del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO”.
“Puntiamo sulla diplomazia culturale perché la cultura è un messaggio di pace e vogliamo che il Mediterraneo diventi un mare di pace”, ha detto Tajani. (ANSA).
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