Sergio Perez Mencheta Ha fornito nuovi dettagli sulle sue condizioni di salute, quasi tre mesi dopo il trapianto di midollo osseo. E attore e regista Ha subito un intervento chirurgico il 29 maggio a causa di un cancroQuesta malattia è stata diagnosticata all’inizio di gennaio. Dopo alcuni giorni di osservazione medica, è stato dimesso per proseguire la convalescenza a casa. Da allora si conoscono pochi dettagli sul suo sviluppo, a parte il fatto che stava attraversando un periodo postoperatorio complesso.
“Sono qui. Sono vivo“, le due frasi che hanno catturato tutta l’attenzione del post che Sergio Pires Mencheta ha condiviso sul suo account Instagram, dove conta più di 75.000 follower. Nello specifico, questo social network è diventato una sorta di diario in cui spiegava in dettaglio ogni passo ha preso parte a questo complesso processo dallo scorso gennaio.
“La vita è un inferno” è il messaggio chiaro che ha lanciato ai suoi follower, in cui ha dimostrato ancora una volta la forza e la vitalità di cui ha avuto durante tutti questi mesi. “Ho ancora molta strada da fare per sentirmi bene So che non sarò mai più lo stesso“, sono le righe successive che costituiscono la sua scrittura emozionale. L’immagine scelta dal traduttore Megalodonte 2: Il Cratere Per accompagnare la scrittura Sembra riflettere il suo nuovo aspetto dopo il trapianto di midollo osseo. In esso sembra assorto e desideroso di vivere.
“Questa immagine e questo argomento riflettono il mio desiderio di vivere e mangiare la vita a Luqaimat“, ha affermato. Inoltre, non ha dimenticato coloro che sono stati al suo fianco in ogni momento, e ha dedicato loro alcune parole di gratitudine. “Grazie alle persone per essere lì, supportarmi e augurarmi il meglio.”
Sergio Perez Mencheta è stato curato presso il City of Hope Medical Center di Los Angeles (USA). quello Un ospedale privato e pionieristico nel trapianto di midollo osseo E cellule staminali. Inoltre, ha uno dei programmi più grandi e di maggior successo del paese. Dopo diversi mesi di lunga attesa, è stato suo fratello a donare le cellule affinché l’attore potesse sottoporsi ad un trapianto di midollo osseo per aiutarlo a superare questa delicata malattia.
Poco prima di entrare in sala operatoria, l’interprete ha tenuto un saluto di gruppo. Così, l’A Una videochiamata di gruppo con più di 140 personeTra familiari e amici provenienti da diverse parti del mondo come Spagna, Canada, Argentina, Stati Uniti, Messico, Cambogia, Australia, Francia o Inghilterra. Oltre al grande supporto ricevuto dalla sua squadra, e forse all’ottimismo, all’entusiasmo e alla forza che ha dimostrato fin dal primo minuto, ci sono state tre componenti meravigliose che gli hanno permesso di restare in piedi per tutto questo tempo fino al gran finale. Arrivato oggi. Il suo intervento è andato come previsto e, dopo i suoi ultimi resoconti, tutto indica che, sebbene sia ancora in convalescenza, questo difficile capitolo della sua vita sarà presto parte del passato.
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