giovedì, Novembre 21, 2024

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Scaloni, sulle orme di Menotti e Bilardo

“Non posso paragonarmi a loro.”Ha detto martedì scorso Lionel Scaloni Quando l’Argentina si è qualificata per la finale della Coppa del Mondo 2022, Seguendo le orme di César Luis Menotti e Carlos Bilardo, unico eroe del pianeta con la nazionale albiceleste, nel 1978 e nel 1986, rispettivamente, con la loro aspirazione a emulare i due nella partita finale di domenica prossima in Qatar 2022, 36 anni dopo che la loro squadra ha ottenuto un tale successo.

“Sono la storia della Nazionale. Sono le persone che hanno reso grande questa maglia. Per me è un grande orgoglio poter arbitrare una finale e rappresentare la Nazionale, ma non riesco proprio a mettermi in campo livello di persone che hanno fatto la storia del calcio mondiale, essere davvero capace di dirigere la finale è un privilegio”. Il prezzo dell’attuale tecnico argentino, che ha assunto il suo incarico dopo la delusione di Russia 2018, eliminato agli ottavi, con Jorge Sampaoli in anticipo e con lui dopo nello staff tecnico.

Sono già 56 le partite con la Nazionale, con 14 pareggi e cinque sconfitte. Ha perso solo una delle ultime 42 partite (1-2 nella prima giornata di Coppa del Mondo contro l’Arabia Saudita), vincendo nove delle ultime 11 o 18 delle ultime 23; ha vinto l’America’s Cup nel 2021, e la finale contro l’Italia (3-0), Siamo nel 2022 e sta per realizzare qualcosa alla portata di due soli allenatori albiceleste.

Il primo è Cesar Luis Menotti, capitano della squadra campione del mondo nel 1978, nel suo. La prima è stata con la vittoria, con il 2-1 con cui l’Ungheria si è imposta al Monumental di Buenos Aires, con una rimonta grazie alle reti di Leopoldo Luque (circa 15) e Daniele Bertoni (m. 83), e proseguita con un’altra vittoria. Domenica contro i rivali Francia-Argentina in finale, che hanno battuto 2-1, con Daniel Passarella e Leopoldo Luque. E in mezzo, Michel Platini ha segnato nell’ora di gioco.

La sconfitta dell’11 giugno 1978 contro l’Italia, nella terza e ultima giornata della fase a gironi, con l’unico gol nel duello di Roberto Bettiga, lo vide arrivare secondo nel quartetto al primo turno. Nella seconda è stato il leader del suo girone, perché ha battuto la Polonia, con doppietta di Mario Alberto Kempes (2-0); Hanno pareggiato a reti inviolate con il Brasile e battuto il Perù 6-0 battendo la nazionale brasiliana a pari punti.

In finale, il 25 giugno al Monumental di Buenos Aires, contro l’Olanda, vinse ai tempi supplementari. Sull’1-0 di Mario Alberto Kempes, dopo mezz’ora, Dick Nanninga ha risposto 1-1 all’82’.

L’attaccante, già ai supplementari, ha riportato in vantaggio l’Albiceleste, 2-1 al 105′, Daniel Bertoni ha segnato il 3-1 al 115′, l’Argentina è stata campione del mondo per la prima volta.

La seconda, otto anni dopo, in Messico. Carlos Bilardo era al comando, Un altro stile completamente diverso da Menotti, all’interno di queste due correnti che hanno suscitato polemiche nel calcio mondiale. Il torneo è già stato giocato nel formato attuale. L’Argentina non ha perso una sola partita: sei vittorie e un pareggio, con 14 gol e cinque subiti, diventando campione il 29 giugno 1986 allo stadio Azteca contro la Repubblica Federale di Germania, vincendo tre partite.

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Jose Brown ha segnato 1-0 al 23′; Jorge Valdano ha aumentato lo svantaggio, portandosi sul 2-0 al 56′, ma Karl-Heinz Rummenigge, al 74′, e Rudi Voller, all’81’, hanno pareggiato la partita, che è stata finalmente decisa da un gol di Jorge Burruchaga all’84’, per fare i campioni a Diego Armando Maradona e compagni, dopo aver vinto partite fino al titolo.

Nella prima fase, l’Argentina ha battuto la Corea del Sud (3-1) con due gol di Jorge Valdano e uno di Oscar Ruggieri. Hanno pareggiato 1-1 con l’Italia, quando Diego Armando Maradona ha pareggiato il primo gol di Alessandro Altobelli e ha battuto la Bulgaria 2-0 con gol di Jorge Valdano e Jorge Burruchaga.

Successivamente, negli ottavi di finale, ha battuto l’Uruguay 1-0, con rete di Pedro Pascoli. Nei quarti di finale hanno battuto l’Inghilterra per 2-1, “In the Hand of God” e “Goal of the Century” di Diego Armando Maradona; E in semifinale hanno sconfitto il Belgio, con altri due gol dal numero “10”, per poi diventare campioni del mondo, la stessa cosa che ora cercano Lionel Messi, l’Argentina e Lionel Scaloni, con quattro vittorie, un pareggio, un sconfitta e una finale. Per vincere per la gloria.

– Selezionatori Argentina, di mondo in mondo:

Qatar 2022 (Lionel Scaloni): 6 partite, 4 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta, 12 gol per lui e 5 contro di lui.

Russia 2018 (Jorge Sampaoli): 4 partite, 1 vittoria, 1 pareggio, 2 sconfitte, 6 gol e 9 subiti. Finale Otto.

Brasile 2014 (Alejandro Sabella): 7 partite, 5 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta, 8 gol e 4 subiti. Secondo posto.

Sudafrica 2010 (Diego Armando Maradona): 5 partite, 4 vittorie, 0 pareggi, 1 sconfitta, 10 gol a favore e 6 subiti. Quarti di finale.

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Germania 2006 (Jose Pekerman): 6 partite, 3 vittorie, 2 pareggi, 1 sconfitta, 11 gol a favore e 3 contro. Quarti di finale.

Giappone e Corea 2002 (Marcelo Bielsa): 3 partite, 1 vittoria, 1 pareggio, 1 sconfitta, 2 gol e 2 contro. fase a gironi.

Francia 1998 (Daniel Passarella): 5 partite, 3 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta, 10 gol a favore e 4 subiti. Quarti di finale.

Stati Uniti 1994 (Alfio Basile): 4 partite, 2 vittorie, 0 pareggi, 2 sconfitte, 8 gol pro e 6 subiti. Finale Otto.

Italia 1990 (Carlos Bilardo): 7 partite, 2 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte, 5 gol e 4 subiti. Secondo posto.

Messico 1986 (Carlos Bilardo): 7 partite, 6 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte, 14 gol e 5 subiti. un eroe.

Spagna 1982 (Cesar Luis Menotti): 5 partite, 2 vittorie, 0 pareggi, 3 sconfitte, 8 gol a favore e 7 contro. Secondo round.

Argentina 1978 (César Luis Menotti): 7 partite, 5 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta, 15 gol a favore e 4 contro. un eroe.

Germania 1974 (Cap Vladyslaw): 6 partite, 1 vittoria, 2 pareggi, 3 sconfitte, 9 gol a favore e 12 contro. Secondo round.

Inghilterra 1966 (Juan Carlos Lorenzo): 4 partite, 2 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta, 4 gol e 2 subiti. Quarti di finale.

Peperoncino 1962 (Juan Carlos Lorenzo): 3 partite, 1 vittoria, 1 pareggio, 1 sconfitta, 2 gol e 3 subiti. fase a gironi.

Svezia 1958 (Guillermo Stabile): 3 partite, 1 vittoria, 0 pareggi, 2 sconfitte, 5 gol a favore e 10 contro. fase a gironi.

Italia 1934 (Filippo Pascucci): 1 partita, 0 vittorie, 0 pareggi, 1 sconfitta, 2 gol per lei e 3 contro di lei. Ruolo preliminare.

Uruguay 1930 (Juan Tramutola e Francisco Olazar): 5 partite, 4 vittorie, 0 pareggi, 1 sconfitta, 18 gol per lui e 9 contro di lui. Secondo posto.