Il ciclista di Bogotà partirà per la prima volta con le strisce in un grande Giro come il Giro d’Italia 2023. Santiago Buitrago Questo sarà un grande vantaggio per la classifica generale del team Bahrain Victorious nella corsa rosa, dove sanno già cosa serve per ottenere un certo successo. È successo nell’edizione 2022, quando il suo capo Michael Landa è stato assente per un giorno, Fino a quel giorno
Un bravo scalatore come il colombiano, nominato leader del Giro delle Alpi, ha molte opzioni per mettersi in luce su un percorso come il prossimo Giro d’Italia, con tappe di grande difficoltà, altezza e lunghezza nelle Alpi. Evidenzieranno le loro qualità sulle piste rispetto ad altri ciclisti. Una combinazione esplosiva quando si parla di un ciclista colombiano che opera ad un’altitudine maggiore rispetto ad altri ciclisti.
Dopo la vittoria a Lavarone all’ultimo Giro, la sua fulminea ascesa nella classifica a squadre è una realtà. Perché non è stata solo quella vittoria di maggio, ma anche la sua vittoria alla Vuelta a Burgos, in cima alla fortezza della città di Burgos, con una grande partecipazione. Lì si aspettava molti ciclisti di qualità superiore a lui in quel tipo di finali esplosive. Ha assicurato loro di essere molto felice alla Vuelta a España, che non è riuscita a finire o brillare come previsto. Proprio mentre stavano per arrivare le ‘sue’ tappe, gli è stata confermata l’infezione da Covid ed è dovuto partire.
Ha rinunciato a vincere una tappa al Tour of Saudi a febbraio, al Giro a maggio e al Tour of Burgos ad agosto, dimostrando che c’è tanta qualità dietro a questo ciclista che, a 23 anni (ne compirà 24 a settembre), ha ancora ampi margini di miglioramento. In arrampicata sa già cosa vuol dire essere tra i migliori, chiudendo 12° nella finale assoluta del Giro, che indica regolarità e in alcune tappe è stato molto vicino ai migliori.
Questa edizione del circuito italiano prevede però una cronometro più lunga della precedente. È una disciplina che il corridore leggero (59 kg) di Bogotà soffre e perde così tanto tempo da non riuscire a pensare alle grandi imprese. Almeno in anticipo. Alla Vuelta a España del 2022 ha prodotto meno Cinque minuti Contro Evenepoel ai 30 chilometri della cronometro di Alicante. Anche se il belga ha avuto una giornata fantastica, questo è un buon suggerimento. Ma il campione della Vuelta al Giro 2023 e il suo teorico acerrimo rivale, Roglič, se la caveranno molto bene in questa disciplina.
L’obiettivo dovrebbe essere quello di rientrare tra i primi dieci al termine della gara. È vero che una volta terminate le prove a tempo pianeggiante, è tutta una questione di profitto. Se mostra buoni piedi e un atteggiamento così offensivo, è facile pensare che Santiago possa raggiungere altezze molto più elevate visto che le montagne sono ancora una folla contro il tempo del chilometro. Il Giro si conclude con una cronometro pura, molto difficile, con grandi pendenze.
Se riuscirà a controllare le sue perdite in questo settore, Pietrako sarà il nome più gettonato a maggio. La sua squadra ha anche un piano nel caso in cui il colombiano non si adegui alle sue nuove responsabilità. Quel piano b si chiama Jacques Haig. L’australiano partirà con la possibilità di assumere le strisce se riuscirà a dimostrare un ritorno alla forma elevata che lo ha portato a salire sul podio alla Vuelta a España. In caso contrario, dovrebbe restare al servizio del colombiano.
Scritto da Lucrecio Sanchez
Foto: RCS/LaPresse
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