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Recensione di “Sagrada Familia 2”, Manolo Caro Tra il vario e il frenetico

Domenica 19 novembre 2023

La trama inizia da dove si era interrotta la prima stagione, con Gloria turbata e determinata a proteggere la sua famiglia a tutti i costi. La tensione aumenta con Natalia rapita nel seminterrato e il giovane Lorenzo testimone della vera natura della famiglia. Il ritmo serrato della narrazione riesce ad attrarre lo spettatore, nonostante venga meno la sorpresa che caratterizzava la prima stagione.

La serie, creata e diretta da Manolo Caro, si distingue per la sua straordinaria presentazione e l’uso creativo del colore, che ricorda lo stile di Pedro Almodóvar. La colonna sonora, con l’iconografia Pazzerello Con Meccano aggiunge un tocco mistico che viene esaltato ambientando la trama nei giorni precedenti il ​​nuovo millennio, un periodo di cambiamento e incertezza.

Caro affronta le questioni tossiche e dolorose della maternità e della mancanza di vocazione materna, riflettendo la complessità delle relazioni familiari. Najwa Nimri brilla ancora una volta nel suo ruolo, interpretando una madre ossessiva e minacciosa che predica la santità della famiglia.

Anche se la trama accelera maggiormente in questa stagione, pur mantenendo una maggiore azione, la serie non perde la sua essenza riflessiva. I personaggi, in particolare Gloria e i suoi figli, affrontano colpi di scena, sorprese e sfide che esplorano le profondità di una famiglia disfunzionale e disorganizzata.

Seconda stagione di la Sacra Famiglia Rimane un emozionante film per famiglie che riesce a mantenere vivo l’interesse dello spettatore esplorando le complessità delle relazioni familiari in un contesto colorato e frenetico.

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