In una dichiarazione congiunta, i quattro paesi europei hanno chiesto questo sabato (12.11.2022) all’UE un coordinamento nelle “operazioni di soccorso nel Mediterraneo”. “L’Italia, la Grecia, Malta e Cipro, in quanto primi paesi ad entrare in Europa attraverso il Mediterraneo centrale e orientale, sopportano l’onere maggiore nella gestione dei flussi migratori, nel pieno rispetto di tutti gli obblighi internazionali e delle regole dell’UE”, si legge in una dichiarazione congiunta. Dichiarazione dei ministri dell’Interno italiano, maltese e cipriota e del ministro greco per l’immigrazione e l’asilo.
I quattro paesi hanno lamentato che il “numero di impegni di ricollocazione accettati dai paesi europei” nell’attuale programma di migrazione e asilo “rappresenta una frazione molto piccola del numero effettivo di arrivi irregolari che abbiamo avuto finora quest’anno”. “Inoltre, il meccanismo è stato lento nel raggiungere l’obiettivo dichiarato di alleviare l’onere a cui, in quanto Stati membri in prima linea, sono costantemente esposti solo un piccolo numero di trasferimenti. Questo è sfortunato e deludente. “Protestano.
Critiche alle ONG Boats
Chiedono inoltre che ogni stato “mantenga la giurisdizione e il controllo sulle navi battenti la sua bandiera”, riferendosi alle navi di soccorso umanitario in mare. Si tratta di solito di navi battenti bandiera francese, norvegese o tedesca che attraccano regolarmente nei porti italiani, nonostante le richieste delle autorità italiane di accettare i migranti soccorsi da paesi che hanno concordato la loro bandiera e di rafforzare la loro politica.
In attesa di un meccanismo di distribuzione “efficace, equo e permanente”, hanno detto i ministri, “non possono aderire all’idea che solo i Paesi di primo ingresso siano punti di sbarco europei per i clandestini, soprattutto quando arrivano in maniera scoordinata. Nella selezione di navi private che operano in piena indipendenza dalle autorità statali competenti”.
Tutti questi non possono cadere sulle stesse spalle
Per tutti questi motivi, affermano che “è urgente una discussione seria su come coordinare al meglio queste attività nel Mediterraneo (…) e che tutti gli Stati di bandiera si assumono le proprie responsabilità in conformità con i propri obblighi internazionali”. “Esortiamo la Commissione europea e il Presidente a prendere le misure necessarie”, hanno aggiunto.
La dichiarazione dei quattro paesi arriva dopo un apparente stallo tra Parigi e Roma sul rifiuto dell’Italia di sbarcare una nave umanitaria francese.
“Tutto non può ricadere sulle spalle di Italia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro. L’Europa intera è Europa”, ha detto oggi Matteo Salvini, vicepresidente del governo italiano e ministro delle infrastrutture. “Perché tutti si mettono in bocca la parola unità europea, usiamola. A questo punto l’hanno detto anche il Papa e (il presidente italiano Sergio) Mattarella, che l’Europa dia un segnale”, ha detto ai media. italiani. Durante una visita alla Fiera Internazionale della Bicicletta e della Moto a Milano (Nord).
lgc (efe/afp/ap)
“Studente di social media. Appassionato di viaggi. Fanatico del cibo. Giocatore pluripremiato. Studente freelance. Introverso professionista.”