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Quasi 303.000 stranieri potranno votare alle elezioni europee di giugno, metà provenienti dalla Romania e dall’Italia.

Madrid, 19 maggio. (Europa Press) –

Alle elezioni per il Parlamento Europeo del 9 giugno nel nostro Paese potranno votare più di 300.000 stranieri, metà dei quali cittadini rumeni e italiani.

Secondo i dati dell’Electoral Census Office, in queste elezioni potrebbero votare in totale 302.991 persone provenienti da altri paesi dell’UE, molto meno dei 365.000 stranieri che hanno preso parte alle ultime elezioni britanniche nel 2019.

Il gruppo più numeroso di questi elettori stranieri sono i cittadini rumeni con 85.281 che rappresentano il 28,14% del totale, seguiti dagli italiani con 61.802, il 20,39%.

Al terzo posto la Germania (11,46%) con 34.735, mentre gli aventi diritto al voto sono anche 30.713 francesi (10,13%). Già meno di 20.000 figurano nella lista INE, 18.477 portoghesi, 13.903 bulgari e 13.511 olandesi.

I paesi con meno elettori stranieri in Spagna sono Cipro, con 64; Malta, con 43; Lussemburgo, 168; Slovenia 314, Croazia 359.

L’Andalusia è la comunità con il maggior numero di stranieri aventi diritto di voto il 9 giugno, con un totale di 43.292 elettori, in maggioranza rumeni. Seguono le Isole Canarie, con 38.411 iscritti, in questo caso guidate dagli italiani, che costituiscono il gruppo nazionale maggioritario con 53.709 aventi diritto di voto alle elezioni europee in Catalogna.

I rumeni costituiscono la maggioranza degli elettori provenienti da fuori della Spagna, con un quarto dei 21.000 nella comunità valenciana (per un totale di 48.055 stranieri disposti a votare) e 48.509 nella comunità di Madrid. Dalla Romania.

Per provincia, Madrid ha uno dei censimenti europei non spagnoli più alti (48.509 già citati) e seconda è Barcellona, ​​con 32.703. Seguono Santa Cruz de Tenerife, 25.777 e Alicante, 25.749.

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