Beatrice Naya
Madrid (EFE).- Da una giornalista che ha paura di stare davanti alla telecamera a causa del suo peso alla lotta affinché l’industria tessile non dimentichi le taglie forti: Pretty e l’influencer Oli continuano a lottare per il cambiamento Il settore della moda, che accusa di continuare a concentrarsi sulla progettazione di abiti solo per “organismi di regolamentazione”.
María Rodriguez (Siviglia, 1986), conosciuta professionalmente come Pretty e Olé, ha utilizzato la forza della sua comunità e la forza del suo messaggio da quando ha creato il suo canale YouTube nel 2009 – che ora conta mezzo milione di follower – per chiedere cambiamenti nel settore tessile. industria. Tra i suoi successi c’è stato quello di convincere un’azienda gigante come Inditex ad espandere le proprie dimensioni in alcuni gruppi.
“La cosa più importante è che ascoltino il pubblico e ascoltino cosa abbiamo da dire, come vogliamo essere trattati e come vogliamo sentirci nei loro vestiti”, dice in un’intervista a EFE dopo aver partecipato allo She è il programma di YouTube, una giornata organizzata dal social network che riunisce produttori e riferimenti su questa piattaforma.
Reclamo sui social network
L’“influencer” insiste ripetutamente sul fatto che le donne plus size “meritano” di indossare qualsiasi tipo di abbigliamento, “non sempre larghi e larghi”, così da potersi sentire “belle” e “capaci” di indossare quello che vogliono. , dai top alle gonne.
Rodriguez, che attraverso il suo canale garantisce una “domanda costante”, non solo nel settore della moda, ma anche nella sua comunità, ha fatto sì che il gruppo proprietario di marchi come Zara o Pull&Bear iniziasse a offrire capi di abbigliamento taglie forti dopo i suoi video “Inditex in prova “, pubblicato due anni fa.
In esso, Maria “testa” la portata del marchio, Scopri i tuoi vestiti e fai una valutazione.
“Ho iniziato a realizzare questi video per calmare la bambina che piangeva”, quando aveva difficoltà a fare acquisti nei negozi e non riusciva a trovare vestiti della sua taglia.
Recensioni e commenti
Tuttavia, sensibilizzare le aziende non è l’unica sfida che deve affrontare la giovane sivigliana, che riceve migliaia di commenti offensivi e odiosi sul suo fisico sui social network.
Maria ammette che, sebbene il numero di commenti offensivi sia diminuito, deve ancora affrontare “molto odio” e insulti sul suo peso semplicemente perché è “visibile”.
Commenti di questo tipo generano “rabbia” e “rabbia”, sentimenti che usa per fornire ulteriori contenuti come giustificazione: “Mi sentivo come se dovessi essere qualcuno che meritava completamente di poter fare ciò che volevo ed essere libero”.
Per quanto riguarda il profilo di coloro che la criticano, nota un cambiamento nel profilo utente, poiché all’inizio della sua carriera la maggior parte dei commenti offensivi provenivano da donne anziane, ora invece provengono da giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni. anni.
“Alcuni mi dicono che non vivrò fino a 40 anni oppure dicono: ‘Morirai'”, si lamenta Rodriguez, che prende tutto questo malcontento e lo trasforma in un video per continuare a essere un esempio per migliaia di persone di donne che vogliono porre fine alle proprie insicurezze e sentirsi bene con il proprio corpo.
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