sabato, Novembre 23, 2024

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Più di 400 migranti sono sbarcati in Italia da una nave della Ong SOS Mediterranée.

A Taranto, in Italia, 459 migranti sbarcano dalla nave Ocean Viking della ONG SOS Mediterranée dopo 8 giorni di attesa.

La Ong ha dato la notizia con un tweet: “Le autorità italiane hanno finalmente designato Taranto come luogo di sicurezza per le 459 persone a bordo della Sea Viking. Dopo 10 soccorsi, 8 giorni di attesa, condizioni mediche opprimenti, condizioni di vita estreme a bordo; sopravvissuti ‘il diritto allo sbarco sarà presto rispettato”.

Da venerdì ha richiesto un porto urgente alle autorità a causa delle cattive condizioni sanitarie a bordo.

Medici Senza Frontiere critica la mancanza di risposta

Una nave della Ong Medici Senza Frontiere si trova in una situazione simile. Da più di una settimana si attende l’autorizzazione allo sbarco al porto di 267 persone, di cui 62 minori soccorsi lo scorso fine settimana.

La Ong ha criticato la mancanza di risposte dai Paesi vicini: “Finora 4 richieste di porto sono state inviate a Malta e 3 in Italia senza alcuna risposta. Questi ritardi stanno causando più dolore e sofferenza ai sopravvissuti. Per favore, date una risposta positiva appena possibile”.

Il ministero dell’Interno italiano ha dichiarato che 58.451 migranti hanno raggiunto le coste italiane quest’anno, rispetto ai 39.478 dello stesso periodo dell’anno precedente.

1.000 migranti attraversano la Manica

La crisi migratoria si sta verificando anche sulle coste britanniche. Questo sabato, quasi 1.000 migranti hanno attraversato la Manica, secondo il Ministero della Difesa britannico. Ha anche affermato che le autorità hanno fermato 20 barche con 960 persone.

Secondo il ministero della Difesa britannico, dall’inizio dell’anno oltre 26.000 persone hanno potuto attraversare la Manica.

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Quattro mesi fa, il governo del Regno Unito ha presentato un piano per l’invio di migranti in Ruanda con l’obiettivo di impedire alle persone di attraversare il canale, che deve ancora essere attuato a causa di un fermo rifiuto da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo.