giovedì, Novembre 14, 2024

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Perù, Elman (+ FOTO)

Gustavo Espinoza M.*, collaboratore di Prensa Latina

È il caso di Flor de María González Oriola, insegnante di scuola morta il 26 novembre 2018; e Mario Huaman Rivera, il leader dei lavoratori edili, che se n’è andato nei giorni scorsi.

L’uno e l’altro, essenzialmente, simboleggiano la stessa causa. Hanno lasciato un’eredità simile che possiamo riassumere indicando quattro elementi chiave:

Ci riferiremo, poi, al contributo che hanno dato per assicurare, da parte dei lavoratori peruviani, un messaggio di classe. Non hanno mai creduto alle canzoni dei proprietari del capitale, e hanno sempre insistito per dimostrare che qualunque cosa gli sfruttatori ottenessero in un paese era semplicemente il risultato delle loro aspettative e lotte; Che nulla cade come la manna dal cielo, né è seminato senza frutto sulla terra.

che tutto ciò che è stato realizzato deve essere il prodotto dello sforzo e della volontà di combattere di coloro che sono impegnati negli ideali della vita umana.

e anche allo spirito internazionale delle loro azioni, mai vincolate dai muri che separano artificialmente la nostra terra da quella abitata da altri popoli e altri uomini. La nostra causa – come hanno sempre detto – non ha confini e non può essere soggetta a criteri costruiti artificialmente per separare l’uno dall’altro. La dignità, la giustizia e il bene comune sono obiettivi universali e incarnano i valori di tutti coloro che si sforzano di raggiungerli in un angolo o nell’altro del pianeta.

In altre parole, il messaggio di Ciro Alegria, che ci parlerà di un mondo vasto, anche se strano; e José Carlos Mariategui, che prende in prestito da Bolivar e Martí l’espressione “la nostra America”; Costituiva una realtà tangibile che si esprimeva negli obiettivi del Grande Movimento di Solidarietà.

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In terzo luogo, l’ideologia, che si riassumeva in quella che gli Alamota chiamavano una e grande parola: socialismo che li include tutti, li include tutti. Ciò riflette la speranza di milioni di persone in tutto il pianeta che stanno lottando per un mondo migliore e più giusto.

L’uomo ha combattuto per questo ideale fin dagli anni di Spartacus, durante la Rivoluzione Industriale nel 1630, la ribellione di José Gabriel Túpac Amaru nel 1780, la presa della Bastiglia e tutti i suoi eccessi, la Comune di Parigi nel 1871 e la Rivoluzione Russa. dal 1917; Tutti i giorni sono scanditi dagli stessi oggetti che Carlos Marx mise allora nero su bianco.

Quarto: il compito di ottenere migliori condizioni di vita per i lavoratori, aumentare il loro benessere, incoraggiare i diritti, realizzare risultati e raggiungere salari e condizioni di lavoro conformi alle esigenze del nostro tempo.

Flor de Maria González era un umile operatore scolastico che ha lavorato come insegnante di scienze per 30 anni. Ma un sindacato e un’intensa attività politica iniziarono a emergere contemporaneamente. Ecco perché era anche amata e riconosciuta.

Infine, è stata eletta Segretario Generale del PC e deputata aggiuntiva che non ha potuto assumere l’incarico, sorpresa dalla sua morte. La sua impeccabile carriera l’ha portata ad essere considerata il “fiore rosso dei lavoratori peruviani”.

Mario Huamann era un uomo di prim’ordine. Bertolt Brecht, muratore da quando aveva 21 anni, racconta di aver iniziato a costruire le torres de limatambo, edifici bellissimi in cui chi li costruisce non potrebbe vivere. Lì si è forgiato come costruttore e dirigente sindacale che ha promosso e incoraggiato la solidarietà e la lotta.

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In questo senso, è stato Segretario Generale della Confederazione dei Lavoratori Edili Civili, e ha ricoperto i più alti incarichi di responsabilità nella Confederazione Generale dei Lavoratori del Perù, CGTP, raccogliendo l’eredità di grandi personalità, come Isidoro Gamarra e Pedro Huilca.

Si può dire che oggi entrambi sono diventati la scienza giuridica del nostro popolo. Racchiude non solo la storia di una vita dedicata a una giusta causa, ma anche una carriera che è diventata un’eredità. Le nuove generazioni sapranno tenerne conto quando si tratterà di cogliere le tracce di lotta che impreziosiscono il percorso frantumato dei lavoratori.

Oggi ci sono nuove sfide per la nostra gente. Il fascismo, che alza la testa nel vecchio continente, è visibile anche a queste latitudini. Inoltre, molesta direttamente la nostra gente e cerca di ricostruire il mondo dell’odio e della guerra che pensavamo fosse vinto.

Ogni giorno compaiono nuove espressioni della crisi del nostro tempo. Non è solo una crisi di materiali, risorse e ricchezza. È, soprattutto, una crisi di valori in una situazione in cui il sistema di dominio capitalista sta inesorabilmente affondando.

In questa circostanza, queste due bandiere per i lavoratori possono alzare queste parole di Amauta: “L’atteggiamento di un uomo che intende correggere la realtà è certamente più ottimista che pessimista. Pessimista nella sua protesta e nella sua condanna del presente. Ma tutti loro sono state anche conferme”.

Un’affermazione, senza dubbio, è la vita e l’eredità di queste ultime figure.

rm/gemma

Giornalista e professore peruviano.

(tratto da aziende selezionate)