Per sorteggio si dice che il torneo ha inizio e, in questo caso, non meno della restituzione di almeno un numero all’attività.
Novak Djokovic non ha gareggiato dagli US Open. Quella finale persa contro Daniil Medvedev è stata un duro colpo (impedendogli il Grande Slam) Ma i grandi sono anche sconfitte e il serbo affronta la fase finale della stagione con le Finali di Torino tra le sopracciglia.
Con un primo duello davvero duro contro Marton Vosovic o Fabio FogniniIl serbo vincerà il suo sesto titolo in I 1000 professori sono di Parigi. Poi Gael Monfils potrebbe far cadere chi in casa è la vera tigre e cosa dirà dopo Andrey Rublev, impavido e tosto come pochi, nei quarti di finale.
Per il secondo uomo al mondo, la sua passeggiata nella capitale francese avrebbe un po’ di tutto. Per la prima volta, né Ilya Ivashka né Albert Ramos sembravano essere molto esigenti. Nel secondo turno è già complicato se affronta il connazionale Aslan Karatsev o uno dei grandi presentatori come Marin Cilic. E che dire nei circoli, dove vuole essere l’italiano Jannik Sinner (la nuova top ten).
Stefanos Tsitsipas è il terzo seme e il terzo seme. Il suo debutto sarà contro il vincitore di Lloyd Harris e Alex De Miñaur. Bautista agli ottavi di finale non è esattamente un ostacolo facile, e Felix Auger-Aliassime o Hubert Hurkacz nei quarti di finale è un mistero.
Il percorso del tedesco Alexander Zverev a Parigi Percy non sarà meno difficile. Un inizio leggermente più leggero contro Dusan Lajovic o Mckenzie McDonald. Poi alzerà il livello con Grigor Dimitrov o Karen Khachanov (l’ultimo campione prima dell’epidemia). I quarti lo metterebbero contro Casper Rudd (il suo debutto contro Public o Evans) o Diego Schwartzman (prima contro John Millman).
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