Secondo una dichiarazione pubblicata dai media come l’edizione digitale de La Prensa, l’annuncio è stato fatto da funzionari del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero della Sicurezza Interna.
Gli Stati Uniti saranno responsabili di questi voli, che fanno parte di un piano pilota concordato con Panama per scoraggiare i circa 1.200 viaggiatori al giorno che attraversano la giungla senza documenti, provenienti da paesi come Venezuela, Ecuador e Haiti.
“La situazione a Darien è insostenibile e in molti casi tragica”, ha affermato Marcela Escobari, assistente speciale del presidente Joe Biden e consigliere per l’immigrazione della Casa Bianca.
“Speriamo che questa misura scoraggi i migranti dall’esporre se stessi e le loro famiglie al grande pericolo connesso all’attraversamento del fiume Darien e al resto di questo percorso”, ha affermato in videoconferenza.
Finora, nel 2024, 195.817 migranti irregolari sono passati attraverso questa regione inospitale e pericolosa che collega Panama e Colombia.
Secondo loro, Washington contribuirà con sei milioni di dollari all’Autorità dell’Istmo per la formazione, l’assistenza tecnica e il costo dei voli dei migranti verso i loro paesi d’origine.
Il giornale sottolinea che non è noto il numero dei migranti che verranno rimpatriati quotidianamente con questo piano sperimentale, e non è chiaro se saranno gli Stati Uniti a gestire questi fondi o se le autorità panamensi saranno responsabili della gestione dell’utilizzo dei fondi. .
I primi dettagli del piano pilota di rimpatrio arrivano il giorno dopo che il segretario per la sicurezza interna del Nord America, Alejandro Mayorkas, e il nuovo presidente panamense Jose Raul Molino hanno firmato un memorandum d’intesa per affrontare la crisi migratoria a Darien.
Molyneux ha approfittato della visita di Mayorkas, membro della delegazione statunitense presente al suo insediamento il 1° luglio, per firmare l’accordo bilaterale.
Da parte sua, il quotidiano La Estrella de Panama ha sottolineato che, con l’obiettivo di fermare la crisi migratoria, il Ministero della Sicurezza ha iniziato a erigere una recinzione sui corridoi di frontiera colombiano-panamense, dove gli sfollati affluiscono irregolarmente.
Il nuovo capo di questo portafoglio, Frank Abrego, ha rivelato al giornale che la costruzione di questa recinzione avverrà per fasi e “a poco a poco”.
Ha inoltre precisato che questo processo si svolgerà in costante coordinamento con le autorità colombiane.
Abrego ha confermato che il coordinamento con il Paese sudamericano è iniziato il 1 luglio in un incontro bilaterale al quale hanno partecipato il presidente colombiano Gustavo Petro e il suo ministro degli Esteri Luis Murillo.
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