venerdì, Novembre 15, 2024

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Nuova protesta contro i parchi eolici illegali in Norvegia

La Corte Suprema norvegese, il più alto organo giudiziario del Paese, aveva stabilito nell’ottobre 2021 che due parchi eolici istituiti nella penisola di Fössen avevano violato i diritti delle minoranze Sami norvegesi di praticare le loro tradizioni, in particolare l’allevamento delle renne.

I giudici hanno ritenuto non validi i permessi ma non si sono pronunciati su cosa fare delle 151 turbine, ancora oggi in funzione.

Decine di uomini armati, tra cui indigeni Sami in abiti tradizionali, hanno bloccato l’ingresso dell’ufficio del Primo Ministro nel centro di Oslo per chiedere lo smantellamento delle turbine.

Hanno detto che intendono rimanere lì fino a sabato, quando passeranno 600 giorni dalla decisione del tribunale. Minacciano di ammanettarsi se la polizia tenta di sfrattarli.

“Chiediamo la rimozione delle turbine e la restituzione della terra a Fosun Sami”, ha detto Elle Rafdna Nakalajarvi dell’Organizzazione giovanile Sami.

Alla fine di febbraio, i manifestanti hanno chiuso gli edifici governativi per una settimana per celebrare i 500 giorni dalla sentenza della Corte Suprema.

I manifestanti sono stati sostenuti dall’attivista ambientale svedese Greta Thunberg.

Il governo, da parte sua, ha richiesto ulteriori controlli e ha avviato una mediazione per cercare di trovare un modo per far coesistere i parchi eolici e l’allevamento delle renne.

“La soluzione negoziata raggiunta attraverso la mediazione consentirà un rapido risultato”, ha detto all’AFP il ministro del petrolio e dell’energia Terje Asland.

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