Secondo i conti finanziari pubblicati, la ricchezza finanziaria netta delle famiglie spagnole e delle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (Isflsh) ha raggiunto i 2.050 miliardi di euro nel terzo trimestre del 2023, con un aumento dell'8,6% su base annua. Dalla Banca di Spagna questo mercoledì, che riflette a – Moderazione del debito delle famiglie al 48% del PIL (rispetto al 53,7% dell’anno precedente).
Il numero delle attività finanziarie nette delle famiglie alla fine del terzo trimestre è pari al 142,9% del PIL, ovvero tre decimi in meno rispetto all'anno precedente, soprattutto a causa dell'aumento del PIL.
Lo stock totale di attività finanziarie (contante, azioni, depositi e titoli in affitto) delle famiglie e degli investimenti raggiunge i 2.800 miliardi di euro nel terzo trimestre.il 5,5% in più rispetto all'anno precedente.
La Banca di Spagna ha segnalato una moderazione del debito delle famiglie al 48% del PIL
Questo aumento riflette a Una rivalutazione di 111,3 miliardi di euroOltre ad un'acquisizione netta di attività finanziarie pari a 35,7 miliardi di euro negli ultimi quattro trimestri.
Attraverso gli strumenti finanziari, la rivalutazione degli asset si è concentrata in gran parte sul patrimonio netto. Nelle acquisizioni nette di attività sono emersi investimenti azionari in fondi comuni di investimento e titoli di debito, parzialmente compensati da un calo della liquidità, dei depositi e delle vendite di quote di capitale societario.
Per quanto riguarda il PIL, le attività finanziarie delle famiglie rappresentavano il 194,9% nel terzo trimestre del 2023, 6 punti percentuali in meno rispetto all’anno precedente, calo che si spiega esclusivamente con l’aumento del PIL.
L’aumento del valore degli asset è stato in gran parte concentrato nelle partecipazioni azionarie
Ai livelli del 2002
Da parte sua, nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2023 il debito complessivo di aziende, economie domestiche e strutture ammontava a 1,629 miliardi di euro, ovvero il 2,9% in meno rispetto al confronto anno su anno. In termini di PIL, Il rapporto indica una moderazione “significativa”. Il rapporto debito/PIL raggiunge il 113,5%, un tasso che non si vedeva dal marzo 2002.
Solo il debito consolidato delle società non finanziarie è diminuito da 969,8 miliardi di euro nel terzo trimestre 2022 a 939,9 miliardi di settembre 2023. In termini di PIL, il rapporto è sceso dal 73,5% di settembre 2022 al 65,5% nel 2023 (se tra il 2023 e il 2023). – 2023). Includendo i debiti della società, il rapporto a settembre 2023 sarà dell'83,3%, rispetto al 96,1% dell'anno precedente.
Da parte sua, il debito e la spesa delle famiglie si sono ridotti da 708.000 milioni nel settembre 2022 a 689.200 milioni nel terzo trimestre 2023. Il rapporto con il PIL è sceso al 48% nel terzo trimestre 2023, dal 53,7% dell’anno precedente.
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