Il giorno precedente, l’Associazione della Camera salvadoregna dei piccoli e medi produttori agricoli (CAMPO) aveva confermato la perdita di 1,2 milioni di quintali di mais e fagioli (120.000 tonnellate) a causa della presenza di parassiti e delle scarse precipitazioni dovute al fenomeno El Niño. Il che rimette in discussione le relazioni del ministero dell’Agricoltura.
Nei cicli produttivi, secondo Luis Treminio, presidente di Campo, il mais ha perso solo 1,1 milioni di quintali (110.000 tonnellate), mentre i fagioli hanno perso 38.520 quintali (385,2 tonnellate).
Treminio ha affermato che si tratta di un ciclo agricolo sfavorevole per il settore agricolo, che non ha nulla a che vedere con l’approccio del Ministro e del Viceministro dell’Agricoltura, e ha criticato il Direttore per i rapporti ufficiali emessi da quell’agenzia che proponevano aumenti di produzione.
Il paese è stato colpito da una grave siccità, che in molti casi ha causato stress idrico nelle aziende agricole e, nel caso del mais, ad esempio, le piante sono appassite o le pannocchie si sono ridotte di dimensioni.
Le alte temperature creano anche le condizioni adatte per la comparsa di parassiti, in particolare vermi, afidi gialli, ragnetti rossi e lignospore, che attaccano la produzione.
Le stime di Campo confermano che le perdite ammontano a circa 41,6 milioni per il mais ea 5 milioni per i fagioli.
Treminio ha sottolineato che oltre alle perdite, il deficit dei cereali di base in El Salvador è in aumento e, a livello generale, alla fine dell’attuale periodo agricolo non supererà i 18,5 milioni di quintali (185mila tonnellate).
Queste previsioni sono coerenti con le stime che indicano che El Salvador è elencato come uno dei 18 punti caldi della fame nel mondo, secondo l’Acute Food Insecurity Outlook per il periodo da giugno a novembre 2023, pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per la sicurezza alimentare. Il cibo e il Programma alimentare mondiale.
gf/lb
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