Giovedì 19 settembre 2024, 08:27
Un turista di 30 anni stava camminando per le strade di Napoli, quando una statua di due chilogrammi è stata lanciata da un balcone ed è caduta sulla sua testa. A causa del brutale impatto, ha riportato ferite gravi ed è stata trasportata d’urgenza all’ospedale locale. Tuttavia, dopo diversi giorni di ricovero in ospedale, è morta nelle ultime ore.
Il tragico evento è accaduto questa domenica in via Sant’Anna di Palazzo. Secondo i media locali, Ciara Jakonis stava passeggiando con il suo ragazzo poche ore prima del volo di ritorno a Padova.
Il ragazzo l’ha subito aiutata, ma la giovane era già priva di sensi. Più tardi, ha trovato un idolo di due chilogrammi caduto dal balcone di casa.
L’oggetto ha colpito il turista direttamente alla testa e ha subito iniziato a sanguinare copiosamente. Immediatamente i servizi di emergenza l’hanno trasferita all’ospedale Vecchio Pellegrini con status riservato.
Inoltre, non stiamo dicendo che sia l’idolo ucciso da Ciara Jakonis, ma non stiamo dicendo che sia la mafia o i camoresti, e che siano al servizio di questo idolo. #Napoli pic.twitter.com/DJ18n0pRZq
—Vincenzo Mazzocchi (@vincenzomazzocc) 17 settembre 2024
Al momento del ricovero in ospedale, a Ciara è stata diagnosticata un’emorragia subaracnoidea e ha richiesto un intervento chirurgico d’urgenza. Tuttavia, dopo diversi giorni di terapia intensiva, è morto martedì.
Le autorità locali hanno avviato un’indagine per chiarire il caso. A quanto pare, la statua è caduta da un’altezza di 10 metri e l’intera scena è stata ripresa da diversi locali vicini. L’ipotesi principale suggerisce che alcuni bambini stessero giocando sul balcone quando l’oggetto è stato lanciato. Dopo la morte della ragazza, l’imputato potrebbe essere accusato di omicidio.
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha inviato le sue condoglianze alla famiglia dopo il tragico incidente. “La notizia della morte di Ciara è profondamente triste. Siamo solidali con la famiglia in questa tragedia che ci tocca tutti profondamente”, ha affermato in una nota.
Da parte sua, il padre della ragazza, Gianfranco Jakonis, è venuto a Napoli e ha ringraziato i medici e il personale sanitario che hanno cercato fino all’ultimo di salvare la figlia in mezzo al dolore. “L’oggetto avrebbe potuto colpirle la mano, il braccio o la spalla, ma l’ha colpita direttamente sulla testa, come stavano mirando. “È passato dal sorriso all’oscurità, alla notte”, si lamentava. /TN
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