Roma- Scavi nel sito di un’antica città romana Claderna, Nord Italia, Hanno permesso il recupero di circa 3.000 monete e decine di pietre preziose, nonché sculture e mosaici, hanno annunciato oggi gli archeologi.
Tra i tesori c’è una rara moneta d’argento repubblicana “Quinary” datata 97 a.C. (BC).
“È il più grande sito archeologico del nord e potrebbe essere la Pompei più settentrionale mai recuperata per l’importanza e la portata dei suoi resti.” Lo ha detto il ministro italiano della Cultura. Lucia Borgonzoni.
Gli scavi, che hanno interessato un’area di 18 ettari, un decimo del sito di Clatterna, nei pressi dell’attuale Bologna, hanno portato alla luce frammenti di marmi colorati, iscrizioni, circa tremila monete e gemme dedicate al dio.
Allo stesso modo, dopo aver portato alla luce negli ultimi anni i resti del foro, alcune strade e “cupole”, ovvero case con mosaici e terme, le indagini hanno portato alla luce diverse strutture, come un teatro.
Il ritrovamento del “Quinari” è un po’ raro, infatti fu stampato solo per brevi periodi prima del duemila anni, all’inizio del I secolo aC, e fu ritrovato nell’atrio del teatro antico, a conferma di ciò. La datazione di quell’edificio.
Ciò, a sua volta, dimostrerebbe che Claderna non era solo una piccola colonia di Roma al confine della penisola italiana, ma una città di una certa importanza per avere un simile teatro.
“I reperti mostrano che Claderna era più di una città di transito, era un centro commerciale con collegamenti diretti con Roma.” ha detto il Segretario di Stato.
La scoperta ha aumentato le aspettative poiché c’è ancora molto da fare a Claderna.
Sovrintendente di Bologna, Francesca Tombalo ha evidenziato “Gran parte del sito è ancora da scoprire” Quando Borgonzoni promise “Nuovi investimenti” Per dargli valore.
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