lunedì, Dicembre 16, 2024

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“Mi piace andare ai Giochi di Parigi per correre una maratona”

Il cileno Carlos Martín Diaz del Rio vive da un anno in Siria, un paesino di appena 40.000 abitanti a 235 chilometri a nord di Madrid. Lì si gode una vita tranquilla, concentrandosi sull’atletica e con tutte le comodità per potersi concentrare sul continuare a progredire come atleta.

“Dopo un lungo periodo di spostamento da un luogo all’altro, ho dovuto scegliere una città e ho scelto la Siria perché ha ciò di cui ho bisogno. A livello normale ha molti vantaggi. È una città con molto terreno per allenarsi, è di media altezza e con strutture di pista ed è molto completo in generale”, ha detto.

“Ho vissuto a Madrid, Barcellona, ​​​​Valencia e in Siria. A livello sportivo, mi avvantaggia molto nelle alte prestazioni. Ci sono atleti molto bravi qui. Dani Mateo, con cui mi alleno, è stato uno dei primi a invitami a incontrarla e quando l’ho scoperto, sapevo che quando avrei dovuto scegliere una città in cui vivere in loro, questa città sarebbe stata”, dice.

Poco più di un mese fa, il 19 febbraio, la vita di Carlos è cambiata. Ha corso la Maratona di Siviglia, una delle maratone più importanti della Spagna, e nel tempo di 2:10:26 ha battuto il record di distanza cileno. Questo record è stato uno dei più antichi nell’atletica in Cile. Il record precedente risale all’aprile 1988, quando Omar ‘Pingüino’ Aguilar resistette 2:12:19 a Rotterdam (Paesi Bassi).

“Quello che ho in programma quest’anno è attaccare un buon punteggio nella maratona e poter entrare nei ‘campioni maggiori’ e fare un minimo di Olimpiadi. Mi piacerebbe andare a Parigi per correre la maratona. Quest’anno Mi dedicherò a correre dieci chilometri e cinque chilometri. Prove forti. “Voglio andare ai Mondiali di Budapest, è l’obiettivo più ambizioso che penso si possa raggiungere. La maratona è stata una grande esperienza formativa”.

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Vorrebbe viaggiare di più in Cile, ma ora è impossibile: “Ti mancano sempre le tue radici, ma finché sei impegnato e pensi all’atletica, va tutto bene”.