martedì, Dicembre 3, 2024

Deve leggere

Articoli correlati

Meloni: “Serve più Europa sul fronte sud” | RMMN | il mondo

Il primo ministro italiano, l’estrema destra Giorgia Meloni, ha promesso che l’Europa deve essere maggiormente coinvolta al confine meridionale e ha urgente bisogno di creare un quadro di cooperazione per affrontare in modo più deciso i flussi migratori.

“Serve più Europa sul fronte sud, non possiamo gestire un flusso di dimensioni già smisurate.”, ha detto al termine dell’VIII conferenza Diálogos Med, che ha riunito giovedì a Roma capi di Stato e rappresentanti di oltre 50 Paesi per discutere delle sfide che il Mediterraneo deve affrontare.

Meloni ha sottolineato che l’Italia promuove il piano per l’Africa “Con una seria lotta ai flussi illegali, l’Europa ha urgente bisogno di creare un quadro di cooperazione multilaterale” considerato quello “Un elemento essenziale è l’europeizzazione della gestione dei rimpatri”.

“Chiediamo all’Unione Europea di riprendere l’uso effettivo degli impegni presi attraverso la cooperazione in materia di migrazione con i partner africani e mediterranei più impegnati nella lotta alla tratta di esseri umani”Ha aggiunto.

Secondo voi, “Dalla consapevolezza delle nostre identità e dei nostri valori culturali, dalla consapevolezza che la nostra prosperità non è possibile senza i nostri vicini, solo una solida geopolitica del dialogo può essere costruita e consolidata nella regione”.

In questa situazione, ha dato una spiegazione come segue “L’Italia promuove il programma Matteo per l’Africa, un approccio senza posizioni predatorie, ma basato sulla cooperazione, il rispetto degli interessi reciproci, uno sviluppo che sappia valorizzare le identità di ciascuno”

“Solo creando uno spazio di stabilità e prosperità condivise possiamo affrontare le sfide dei nostri tempi”.Per il quale ha arruolato Meloney “La completa e duratura stabilizzazione della Libia è una priorità di sicurezza nazionale”.

READ  Una furia sotto tre guardiani di Enrique Juliana

necessario “Cercare un significato più ampio di sicurezza” che comprenda “misure a tutela della dimensione umana, culturale, ambientale, energetica e alimentare” senza dimenticare la “tutela del patrimonio culturale”. Perché «la sicurezza ci unisce, non ci divide», ha concluso.

La lotta al terrorismo, il flusso dei migranti o le conseguenze della guerra in Ucraina sono alcuni dei temi discussi al convegno”.Tempeste meteorologiche: interdipendenza, resilienza e cooperazione.

Organizzato dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dall’Istituto Italiano per gli Studi di Politica Internazionale, l’evento ha affrontato le principali sfide del Mediterraneo e rafforzato la cooperazione regionale attorno ai quattro pilastri.: “Sicurezza condivisa”, “Prosperità condivisa”, “Migrazione” e “Cultura e società civile”.

Fonte: EFE