martedì, Dicembre 17, 2024

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Lo spazio visivo “Los Ojos de la Vía” esporrà le fotografie del distinto fotografo sanluisesco

Venerdì 12 gennaio, alle 18, presso l'Archivio Storico Regionale, situato in 9 de Julio e San Martín, si terrà una mostra dell'emblematico José La Villa, l'ingresso è gratuito.

L'Archivio Storico, creato nel 1935, ha la funzione di conservare il patrimonio della provincia con materiali documentari, puntani e argentini. In questo contesto, dispone di un archivio digitale di 17mila immagini di José La Villa, di cui 15mila sono digitali e integrano diversi eventi della cultura, politica e società puntana. Questo venerdì, alle ore 18, alcune delle immagini dell'emblematico fotografo che ha immortalato San Luis e la sua gente come nessun altro, vedranno la luce in una mostra imperdibile, ad ingresso gratuito.

Contemporaneamente è stata abilitata permanentemente la visualizzazione audiovisiva con diverse immagini non visualizzate e chi desiderava ricercare immagini di un determinato soggetto poteva farlo nello spazio visivo utilizzando i computer a disposizione per la ricerca.

L'obiettivo è offrire al turismo in questa stagione 2024 un'offerta culturale con visite guidate affinché possano conoscere San Luis attraverso immagini che fanno parte del patrimonio della provincia. L'orario di apertura dell'Archivio Storico Regionale nel mese di gennaio è dalle 8:00 alle 14:00 dal lunedì al venerdì, nel mese di febbraio dalle 8:00 alle 20:00.

A proposito di José La Villa

Il fotografo José La Villa è nato nel novembre 1888 a Catania, Sicilia, Italia. Arrivò a St. Louis con i suoi genitori nel 1894 e morì a St. Louis il 29 aprile 1975. Attraverso il suo lavoro registrò il passato di St. Louis per settant'anni. Le sue prime fotografie risalgono al 1905, durante il governo del dottor Benigno Rodríguez Jurado.

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Inoltre, il suo eccezionale lavoro gli ha permesso di essere accreditato come reporter in numerosi giornali e riviste a St. Louis, Capital Federal e in altre contee. In questo modo ha raffigurato eventi storici e personaggi di spicco della sfera politica, sociale e religiosa, nonché la vita quotidiana che lo circondava. Così nel 1950 fu considerato il “Decano dei fotografi argentini”.