lunedì, Novembre 25, 2024

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Lo spazio e le sue risorse – Diario de Centro América

Dott. Jorge Antonio Ortega c.

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A fronte delle nuove frontiere offerte dall’esplorazione spaziale, troviamo anche opportunità per sfruttare lo space mining. Ma non è così facile come si potrebbe pensare, perché esiste una regolamentazione giuridica internazionale nel secolo scorso: la “legge spaziale”, che persiste grazie al trattato del 1967 che è diventato il primo strumento giuridico internazionale e ne ha stabilito i principi fondamentali. Si tratta di un accordo negoziato presso il Comitato delle Nazioni Unite sugli usi pacifici dello spazio extra-atmosferico (COPOS).

Con quanto sopra si dichiara che lo spazio è aperto all’esplorazione, alla ricerca scientifica e all’utilizzo da parte di tutti i paesi, senza alcuna eccezione. È stato sottolineato che tutte le attività dovrebbero mirare a raggiungere il beneficio e l’interesse dei paesi, indipendentemente dal loro grado di sviluppo economico e scientifico.

L’Articolo Due stabilisce che lo spazio non può essere soggetto a proprietà, sovranità, uso o occupazione nazionale. Questo articolo non lascia molto spazio all’interpretazione, ma negli ultimi anni diversi paesi hanno adottato proprie leggi che consentono lo sfruttamento delle risorse dello spazio e, se ciò non bastasse, ne consentono anche il sequestro.

L’esempio attuale è il programma Saggio, promosso dalla National Aeronautics and Space Administration (NASA), propone di sfruttare le risorse presenti nello spazio stesso per ottenere carburante e materie prime con cui costruire strutture. Un altro esempio è Legge spaziale L’Agenzia spaziale americana, che risale alla presidenza di Barack Obama nel 2005, garantisce a qualsiasi cittadino americano il diritto a qualsiasi risorsa spaziale ottenuta, inclusi possesso, proprietà, trasporto, uso e vendita. Nel 2017, il Lussemburgo ha introdotto nel proprio quadro giuridico norme simili a quelle precedenti.

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Alla luce di questa realtà, si può dire che il Trattato spaziale firmato e ratificato nel 1967 sia divenuto obsoleto? Tutto indica che i paesi con il potenziale per sponsorizzare l’esplorazione spaziale stanno chiudendo un occhio, tanto che nel 2020 otto paesi stavano preparando e firmando accordi di esplorazione spaziale. Saggio (Finora hanno aderito una ventina di Paesi); Gli ideatori dei suddetti accordi confermano che non si tratta di un trattato internazionale e quindi non è vincolante. Nella stessa direzione precedente, un ordine esecutivo adottato dall’ex presidente Donald Trump nel 2020 affermava quanto segue: Incoraggiando il sostegno internazionale per il recupero e l’uso delle risorse spaziali, ha dato libero passaggio al diritto di sfruttare, recuperare e utilizzare le risorse spaziali specificamente da sulla Luna e sul pianeta Marte, nell’ambito dell’imminente migrazione, che ora ne consente la continuazione legale, legittima e permanente, nonché la ricerca scientifica.

Ma dov’è il coniglio nascosto? E nella possibilità di sfruttare le risorse spaziali, come sostenere le attuali attività di esplorazione dello spazio attraverso il programma Artemis guidato dalla NASA. Le leggi nazionali e gli Accordi Artemis cercano certamente di legittimare la controversa interpretazione dell’Articolo II del Trattato Spaziale, che vieta severamente la confisca o la dichiarazione di sovranità; Inoltre, c’è il Trattato sulla Luna del 1979, che esprime nella stessa direzione che non ci si deve appropriare della luna naturale della Terra e che le risorse naturali della Luna sono patrimonio comune dell’umanità, e lo Stato del Guatemala ha firmato il Trattato suddetto trattato il 20 novembre. 1980; Si attende ancora la sua ratifica da parte dell’autorità legislativa.

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Attualmente è in corso un dibattito giuridico (non vincolante) come l’iniziativa dell’Agenda “Spazio 2030” adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2021, che mira generalmente a delineare linee specifiche, ove opportuno, di norme giuridiche internazionali per l’esplorazione, lo sfruttamento e l’uso dello spazio risorse.

Così viene concettualizzato l’orizzonte nello spazio, tra il legale e lo sfruttamento delle risorse.