L’Italia ha avvertito che l’Afghanistan potrebbe diventare un luogo “comodo” per la diffusione del terrorismo
Rilasciato da:
Valeria Rashem Grondaie.
Il ministro si rifiuta di riconoscere i talebani italiani Foto: El Boss
Il leader diplomatico Luigi de Mayo afferma che l’Italia non ha alcuna possibilità di riconoscere il governo talebano. Allo stesso tempo, ritiene opportuno che l’Ue istituisca un meccanismo di sicurezza sociale, uno strumento a cui “affrontare molto tempo fa”.
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Parlando con i giornalisti durante un tour in diversi paesi del Medio Oriente, de Mayo ha descritto che “dopo la lotta contro lo Stato Islamico (IS), si sono trasferiti in altre parti del mondo, come il Sahel”. Queste cellule comportano il rischio di “proliferare”.
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Il funzionario ha spiegato che stava cercando di mobilitare il sostegno per l’Afghanistan per “garantire il libero accesso a tutte le ONG e le agenzie delle Nazioni Unite coinvolte nella sicurezza pubblica”. Spera inoltre di creare una rete internazionale che impedisca ai talebani di trasformare il Paese in una “zona terroristica”.
Dal canto suo, il presidente del Consiglio dei ministri italiano nel 67° Gabinetto della Repubblica italiana sta cercando di organizzare il G20 per risolvere la questione dell’Afghanistan.
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