ROMA, 30 dic. (.) .- Il governo italiano stanzia un contributo di 9 609 milioni, che consentirà a più di 850.000 aziende di accelerare la connessione, nell’ambito degli sforzi volti alla digitalizzazione del Paese.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato oggi che stanzierà 60 609 milioni per digitalizzare i tessuti di produzione attraverso il suo regolatore Infratel Italia, ma non è entrato nei dettagli sui tempi dell’offerta.
I pubblici che si rivolgono a questa cifra possono variare da “un minimo di 850.000 a un massimo di 1.400.000 aziende”, che può richiedere un voucher da 300 a 2.000 euro e un minimo di 18 mesi per un massimo di 36 mesi, ha spiegato in una nota.
L’assistenza può essere aumentata di ulteriori 500 euro se l’impresa beneficiaria copre altri costi, ma questi devono essere debitamente giustificati.
Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgi, ha affermato che queste risorse aiuterebbero a ridurre il “divario digitale nel sistema produttivo” e ha incoraggiato il governo a continuare a utilizzare le “opportunità di risorse” del programma europeo di ripresa dopo l’epidemia.
L’Italia ha messo a punto un piano di risanamento di circa 220.000 milioni di euro, di cui 191.500 proverranno da fondi europei, il resto saranno risorse nazionali, e sarà suddiviso in sei parti.
Di questi, la digitalizzazione riceverà il secondo investimento più alto, per un totale di 40.290 milioni, pari al 21,05% delle risorse totali del progetto, che, dopo il cambiamento ambientale, richiederebbe 59.460 milioni al 31,05%.
Secondo il management di Mario Tracy, l’Italia ha promesso alla Commissione Europea (CE) che raggiungerà 51 obiettivi entro la fine di quest’anno, e che ciò sarà necessario per garantire la prima erogazione dei fondi europei. Totale 24,1 miliardi di euro (11,5 miliardi di operazioni dirette e 12,6 miliardi di impieghi).
La Roma ha già ricevuto ad agosto un anticipo di 24.900 milioni di dollari, pari al 13% del totale, senza alcun obiettivo raggiunto.
Per questo motivo, il numero totale di offerte di Bruxelles all’inizio del 2022 e fino al 2026 sarà scontato del 13% nelle seguenti categorie. All’inizio del 2022 Roma prevede un patrimonio netto di 21 miliardi di euro.
Il precedente governo di Giuseppe Conte aveva creato una sorta di “progetto di legge” che contava 30.000 milioni di cittadini e ha portato l’esecutivo Draghi a 40.000 milioni, aiutando il Paese a evitare successive rimesse da Bruxelles. Situazioni difficili in caso di ritardo nella consegna.
Fusion Media O chiunque sia associato a Fusion Media non sarà responsabile per eventuali perdite o danni derivanti dall’affidamento alle informazioni contenute in questo sito Web, inclusi dati, quotazioni, grafici e segnali di acquisto / vendita. Essere pienamente informati sui rischi e sui costi associati al trading sui mercati finanziari, che è una delle forme di investimento potenzialmente più rischiose.
“Studente di social media. Appassionato di viaggi. Fanatico del cibo. Giocatore pluripremiato. Studente freelance. Introverso professionista.”