Fonti hanno indicato che Stefano Ravagne, attualmente inviato speciale del Ministero degli Affari Esteri per la Siria, è stato nominato ambasciatore e assumerà presto il suo nuovo incarico.
Secondo il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani la mossa mira a “concentrarsi” sulla Siria.
Nel 2012, Roma ha espulso i diplomatici dalla sua ambasciata, e la sua decisione attuale arriva pochi giorni dopo che otto paesi dell’Unione Europea (UE), tra cui l’Italia, hanno scritto una lettera al capo della politica estera dell’istituzione, Joseph Borrell. In esso chiedevano una revisione delle loro relazioni con la Siria.
Il nostro obiettivo è una politica siriana più proattiva e orientata ai risultati. Ciò ci permetterà di aumentare la nostra influenza politica e l’efficacia dell’aiuto umanitario, hanno scritto in una lettera a Borrell i ministri degli Esteri di Austria, Croazia, Cipro, Grecia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Italia.
Hanno proposto un maggiore impegno con il presidente Bashar al-Assad per aumentare la sua influenza politica e hanno invitato il gruppo a rivedere e valutare le sue posizioni sulla nazione araba.
Attualmente a Damasco sono parzialmente attive sei ambasciate dell’UE: Romania, Bulgaria, Grecia, Cipro, Repubblica Ceca e Ungheria.
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