Roma, 14 agosto (.).- Il Ministero dell’Economia italiano ha annunciato oggi ulteriori 2,4 miliardi di euro per coprire i costi dei materiali e dell’energia in una serie di progetti finanziati dal Fondo per il recupero dei rifiuti.
“Il ministero dell’Economia riferisce che dal fondo per i lavori non rinviabili sono state stanziate stanziate risorse per un valore di 2.400 milioni di euro”, ha affermato il ministero in un comunicato su una partita che è andata avanti lo scorso maggio.
La stessa fonte rileva che tale spesa consentirà la consegna delle opere previste dal 1° gennaio al 30 giugno 2023, che proverranno dal Fondo Lavori Indifferibili (FOI).
Dopo che l’Italia ha demolito una serie di progetti del valore di circa 16.000 milioni di euro, non potrebbe essere completata prima del 2026, dopo la revisione del suo Programma nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), una soglia fissata dall’Unione europea.
Il ritiro di questi progetti da parte dell’amministratore di Giorgia Meloni, che comprende progetti ferroviari e interventi urbani, non significa dimissioni, perché saranno inseriti nella voce destinata al progetto RepowerEU, che lascerà più spazio a Bruxelles. Dà il via libera.
Da parte sua Bruxelles ha dato il via libera a un terzo versamento di 18.500 milioni di euro a inizio agosto, dopo sette mesi di trattative che hanno portato la Roma a modificare i suoi piani per accedere ai soldi e rinunciare a 500 milioni. Un obiettivo non raggiunto: creare 7.500 nuovi alloggi per studenti.
Roma aveva chiesto un terzo mandato il 30 dicembre, e mentre la Commissione europea ha normalmente due mesi e un periodo aggiuntivo in circostanze eccezionali, ha chiesto una proroga a marzo perché non ha potuto confermare una serie di piani che avrebbe dovuto avere in Italia. Completato nel dicembre 2022.
Finora l’Italia ha raggiunto tutti gli obiettivi fissati all’inizio del 2021 e del 2022, in totale 151 contro i 527 per il 2026 – anno soglia fissato dall’Unione Europea – e ha ricevuto 66,9 miliardi di euro per finanziare il programma previsto. L’economista Mario Draghi, che Meloni ha prestato giuramento come presidente del Consiglio lo scorso ottobre.
“Studente di social media. Appassionato di viaggi. Fanatico del cibo. Giocatore pluripremiato. Studente freelance. Introverso professionista.”