venerdì, Novembre 15, 2024

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L’Italia consente la caccia e il sequestro dei pensionati illegittimi in Spagna

L’Italia ha deciso di intervenire su una questione delicata e che oltrepassa i suoi confini. Questa decisione impone nuove restrizioni sulla verifica delle pensioni pagate agli espatriati. Ecco come la prende Il Corriere della Sera Nelle informazioni.

Secondo i dati raccolti in questo rapporto, il sistema pensionistico italiano invia denaro a 165 paesi ogni mese. Nel 2022, secondo altre informazioni degli stessi media, queste voci costituiranno il 2,4% di tutte le pensioni e saranno pari a 1.400 milioni di euro. Solo il 56% di coloro che provengono dall’estero si reca nei paesi europei.

In questo senso, le autorità del Sistema pensionistico nazionale italiano hanno deciso di riprendere il controllo sui pensionati all’estero. In pratica, questo significa che tutti i pensionati italiani che vivono in determinati paesi devono inviare al proprio paese di origine i certificati comprovanti la loro vita.

Evitare i pagamenti se il pensionato è già morto

L’obiettivo principale di questa iniziativa è garantire la disponibilità dei pensionati. Cioè non è morto e continua a ricevere la pensione sul suo conto bancario. Per attuare questo processo è stata scelta la banca Citibank NA, che interesserà gli italiani residenti in Portogallo, Grecia, Spagna, Tunisia e Oceania.

L’istituto finanziario si occupa di inviare le richieste di certificati di capitale ai pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania – ad eccezione dei Paesi scandinavi e dell’Est Europa – già interessati dalla prima fase.

I pensionati italiani interessati devono inviare il modulo compilato alla banca entro il 10 gennaio 2025. Se non lo faranno in tempo, la rata di febbraio 2025, se possibile, verrà pagata in contanti presso le agenzie Western Union. Paese di residenza e, se il certificato di presenza non viene ritirato personalmente o presentato entro il 19 febbraio 2025 , il pagamento della pensione cesserà dalla rata di marzo 2025.

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