Roma, 17 luglio (.).- L’inflazione italiana è scesa al 6,4% su base annua dal 7,6% di giugno, principalmente a causa del calo dei prezzi liberalizzati dell’energia. Lo afferma oggi l’Istituto nazionale di statistica (Istat). ) nei loro dati confermati.
Quanto a maggio, a giugno l’inflazione era zero, cosa che non accadeva da maggio 2021, ha aggiunto l’Istat nella sua analisi.
“Il rallentamento dell’inflazione continua ad essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi delle commodities energetiche, in particolare della componente liberalizzata, che è sensibilmente diminuita rispetto al mese precedente”, aggiunge la nota.
Inoltre, spiega l’agenzia di statistica, “continua il rallentamento del trend di crescita dei prezzi nel cosiddetto ‘paniere’, che a giugno si attestavano al 10,5%.
I prezzi dei prodotti energetici non regolamentati sono aumentati dal 20,3% all’8,4% su base annua, gli alimenti trasformati sono aumentati dal 13,2% all’11,5% ei servizi di trasporto sono aumentati dal 5,6% al 4,7%.
L’inflazione core, esclusi energia e alimentari freschi, ha registrato un ulteriore rallentamento, portandosi al 5,6% dal 6% registrato nel mese precedente.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) – che misura l’evoluzione dei prezzi in modo uniforme in tutti i paesi dell’area dell’euro – è aumentato dello 0,1% su base mensile e del 6,7% su base annua, rispetto all’8% segnata a maggio.
La previsione di inflazione per il 2023, se questa tendenza sarà confermata, è del 5,6%.
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