Tel Aviv, 14 agosto – Il quotidiano Haaretz ha riferito oggi che l’esercito israeliano sta usando i palestinesi come scudi umani durante le sue operazioni per combattere le milizie nella Striscia di Gaza.
Secondo l’indagine condotta dal giornale, che includeva testimonianze di soldati e ufficiali, le forze armate identificano i civili palestinesi, che possono essere anziani o bambini, e li utilizzano in compiti pericolosi come entrare in case ed edifici sospetti o cercare tunnel per proteggersi. I suoi soldati da imboscate o ordigni esplosivi.
Il giornale sottolinea che questa politica è conosciuta dagli alti dirigenti militari, compresi i comandanti di brigata e i membri dello stato maggiore. I palestinesi sono costretti a indossare uniformi dell’esercito israeliano e vengono loro fornite telecamere per documentare i loro movimenti. Haaretz ha confermato che queste pratiche non sono nuove, ma piuttosto un’estensione di procedure simili utilizzate dall’esercito in passato.
Ha sottolineato che, sebbene la Corte Suprema israeliana abbia dichiarato illegale questo metodo, esso è diffuso durante le attuali operazioni militari a Gaza. Il giornale sottolinea che è difficile a prima vista distinguere tra i palestinesi usati come scudi umani perché sono sempre circondati da soldati di diverso grado e spesso indossano uniformi militari israeliane.
Ma ha sottolineato che se guardiamo i dettagli, notiamo che non indossano stivali militari ma piuttosto scarpe sportive, hanno le mani legate dietro la schiena e i loro volti riflettono la paura. Un soldato ha detto al giornale: “Ci hanno detto che le nostre vite sono più importanti delle loro”.
Il quotidiano Haaretz avverte che questo scenario si ripete ancora e ancora: i soldati identificano i cittadini di Gaza (adatti) a questi compiti e li portano alle unità e ai battaglioni che operano nella Striscia, osserva R.
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