CITTÀ DEL MESSICO, 12 mag (Prensa Latina) Le ultime ore del Titolo 42, applicato dall’ex presidente Donald Trump per fermare l’attraversamento degli immigrati negli Stati Uniti, sono state clamorose, e così passeranno alla storia. All’ultimo minuto di ieri, 23:59 EST negli Stati Uniti, quell’ordinanza è stata sospesa e sostituita con 8, che è ancora più severa, poiché le sue sanzioni dicono che a chiunque tenti di entrare senza visto sarà vietato farlo per cinque anni, in ogni caso…
Di fronte a questo verissimo ultimatum, decine di migliaia di richiedenti asilo sono arrivati in vari punti lungo il confine da diverse città messicane e centinaia si sono gettati in acqua, anche con bambini sulle spalle, cercando di finire la rotta per portarli dall’altra parte, punteggiata di forze armate protette da muri di filo spinato.
Eppure molti sono riusciti a passare e a mettersi in fila lungo il muro, sotto il sole intenso e senza cibo, e lo stress di rischiare la propria vita e quella dei propri figli nelle acque del Rio Grande, ma con poche speranze perché ora, a alla fine dei dodici rintocchi della mezzanotte, erano sotto prescrizione.Titolo 8 sono iniziati i rientri.
Il dolore e la disperazione sono stati immensi, perché le app Internet, che avrebbero dovuto essere disponibili per contattare i centri di immigrazione, si sono guastate o non hanno funzionato, facendoli saltare in acqua.
Purtroppo molte famiglie erano divise, alcune in territorio messicano perché non riuscivano a oltrepassare il filo spinato, altre negli Stati Uniti, perché riuscirono a eludere la sorveglianza ea superare gli ostacoli.
La cosa che si ritorce contro è che in questi casi l’incertezza sul loro futuro è molto maggiore, in quanto perdono contatto con chi resta in Messico e con chi attende l’espulsione negli Stati Uniti a causa delle nuove regole messe in atto dal presidente Joe Biden.
Il suo governo ha attivato meccanismi per espellere il più rapidamente possibile coloro che non hanno diritto all’asilo, il che presumibilmente si applica a tutti coloro che ottengono l’accesso perché il titolo 8 lo specifica.
Se c’erano dubbi, il ministro della Sicurezza nazionale, Alejandro Mayorcas, ha avuto il compito di chiarirli avvertendo, al momento del trasferimento dei cognomi, che “da stasera si presume che coloro che raggiungono il confine senza utilizzare un legale percorso non sono ammissibili all’asilo”, aggiungendo alla pena che potrebbero incorrere in “possibili accuse penali”.
Finora non è stato possibile sapere con esattezza quante persone siano vissute in queste ultime drammatiche ore dal Titolo 42, e sono stati dati i numeri più svariati, con un minimo di 10.000 e un massimo di 60.000, ma è vero che non c’erano solo quelli dell’America, ma anche dell’Asia e dell’Africa.
Altri dati indicano che più di 10.000 persone sono state arrestate ogni giorno dalla pattuglia di frontiera degli Stati Uniti da martedì e deportate, ma non ci sono numeri certi.
Si prevede che, durante questo venerdì, il governo del Messico riferirà su questo argomento, da parte sua, e sulle azioni del suo esercito, che è schierato per evitare problemi e proteggere l’incolumità fisica dei migranti.
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