New York, 28 giugno (EFE). – Il prezzo del Texas Intermediate oil (WTI) ha aperto oggi con un rialzo dell’1,57% a 111,3 dollari al barile, incoraggiato dalla riapertura in Cina dopo le nuove chiusure e la continua tensione dell’offerta. La domanda è dovuta alla guerra in Ucraina e all’incertezza politica in Libia.
Alle 09:00 ora locale di New York (13:00 GMT), i future sul greggio West Texas Intermediate con consegna ad agosto hanno aggiunto $ 1,73 dalla chiusura della sessione precedente.
Questo martedì, ci sono molti fattori che influenzano il prezzo del petrolio, secondo gli analisti, che mantengono la sua tendenza al rialzo.
Sevens Report ha citato le sanzioni contro la Russia che sono state revocate al vertice del G7 in Germania (rialzista), ma anche i rinnovati colloqui sul nucleare con Teheran, che in caso di successo riporteranno sul mercato il petrolio iraniano (ribassista).
A questo si aggiunge la tesa equivalenza tra domanda e offerta con l’incontro dei paesi OPEC dietro l’angolo senza che si preannunciano incrementi produttivi (rialzisti) superiori ai 650mila barili al giorno per i mesi di luglio e agosto.
Dal canto suo, l’analista Ed Moya di Oanda Company evidenzia gli annunci a Pechino e Shanghai di zero casi di infezione da virus Covid per la prima volta da mesi e l’accorciamento della quarantena imposta dalle autorità cinesi da quattordici a sette giorni il principale fattore trainante il prezzo dell’oro nero oggi… EFE
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