iniziativa Spina dorsale europea dell’idrogeno (EHB) Ha presentato una versione aggiornata della sua visione per le infrastrutture di trasporto dell’idrogeno in tutta Europa. Questa è in realtà una versione della mappa delle infrastrutture in cui l’idrogeno viaggia attraverso l’UE.
Secondo la nuova mappa, la Spagna non collegherà più il gasdotto Medgas all’Algeria via Almeria per importare o esportare idrogeno verde nel 2040 come previsto nei precedenti aggiornamenti.
Entro il 2030 ha però H2Med, che collegherà Barcellona a Marsiglia, e garantisce l’interconnessione dell’idrogeno con l’Italia, con un idrodotto lungo 792 chilometri che collega le città di Barcellona e Livorno. In questo caso, questa infrastruttura non esisterà fino al 2040.
Marocco, Francia e Italia, sì
Allo stesso modo viene mantenuto il gasdotto del Maghreb, attraverso il quale attualmente esportiamo gas in Marocco, per produrlo con l’idrogeno, o in futuro acquistarlo dal Marocco e inviarlo al centro dell’Europa.
Questo collegamento utilizzerà idrogeno verde dal 2040.
La mappa precedente è stata rilasciata a settembre dello scorso anno. A destra, corrispondente al 2040, si prevede di utilizzare Medgas. Si noti che H2Med non è ancora stato fuso e il piano per rilanciare MidCat per collegarsi con la Francia viene mantenuto.
Infine, verranno costruiti due sottomarini con Francia e Italia, ma è stato rotto con l’Algeria, quasi due anni fa con il gasdotto del Maghreb, perché l’Algeria non voleva inviare gas attraverso il Marocco.
Dopo diversi mesi, le relazioni diplomatiche con l’Algeria furono effettivamente interrotte, sebbene non lo fossero le relazioni commerciali. L’approvvigionamento di gas è gestito da Medgas (Almeria).
Nonostante la perdita di una delle due rotte, l’Algeria rimane il principale fornitore di gas della Spagna. Sembra che voglia continuare a farlo per anni, poiché non sembra che l’idrogeno passerà attraverso i suoi gasdotti nel prossimo futuro.
L’iniziativa European Hydrogen Backbone (EHB) è costituita da un gruppo Trentadue gestori di infrastrutture energetiche Uniti da una visione condivisa di un’Europa climaticamente neutra resa possibile da un fiorente mercato dell’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio.
Tra loro c’è la spagnola Enacas, che attualmente ha una presidenza condivisa nell’iniziativa attraverso Maria Cecilia.
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