Secondo Europa Press, i consulenti turistici spagnoli all’estero hanno espresso ottimismo, nonostante la cautela dovuta al panorama della situazione in Ucraina e all’inflazione.
Turespaña ha presentato le sue previsioni con dati che rivelano una significativa ripresa dei mercati del nord Europa, “senza raggiungere il livello del 2019 di ingressi, ma con un migliore comportamento di spesa”.
Dopo che le restrizioni sono state rimosse dal Covid-19, le Isole Canarie si trovano in una posizione “molto superiore al 2019, a causa della promozione di voli organizzati che riducono l’incertezza”.
Secondo la fonte, nell’Europa dell’Est il saldo per il 2022, finora, mostra una continua ripresa dai numeri pre-pandemia, in termini di arrivi, spesa e connettività.
Germania, Austria, Belgio e Paesi Bassi, che insieme rappresentano circa il 25 per cento del turismo ricevuto dalla Spagna, chiuderanno il 2022 con un aumento della spesa superiore al numero di turisti e, in alcuni casi, superiore a quello registrato nel 2019.
Nell’Europa meridionale il comportamento nel 2022 è stato “molto positivo per i mercati di Francia, Italia e Portogallo”.
Per quanto riguarda Stati Uniti e Canada, secondo i consulenti spagnoli, “si osserva una rapida ripresa, soprattutto da maggio, tanto che il numero degli arrivi da maggio a luglio dagli Stati Uniti ha raggiunto l’87 per cento di quelli provenienti dallo stesso periodo nel 2019, e dal Canada.86%.
La Spagna si conferma invece la prima destinazione in Europa per i mercati iberoamericani.
Il sud-est asiatico si sta comportando a un ritmo più lento ma incoraggiante, con un profilo di viaggiatore che, nonostante l’inflazione, mantiene un’elevata capacità di spesa. Giappone e Corea del Sud sono i visitatori.
Ieri si è saputo che lo scorso agosto la Spagna ha ricevuto più di 8,8 milioni di passeggeri internazionali, per un totale di 48 milioni nei primi otto mesi di quest’anno.
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