Sono state aggiunte 403 categorie in più rispetto al catalogo 2012
Palma, 18 marzo (Stampa europea) –
La Riserva Naturale di Albuferita ha classificato 1.247 specie nell’area naturale protetta e ha 403 taxa in più rispetto al catalogo del 2012.
Secondo quanto riportato sabato dal Ministero dell’Ambiente e del Territorio in un comunicato stampa, nella Riserva Naturale di Albuvirita vivono 1.247 specie diverse di animali, piante, funghi e altri regni come batteri e parassiti. Questo è il risultato di un recente aggiornamento del Catalogo della biodiversità, commissionato dalla riserva naturale al Wetland Biodiversity Study Interdisciplinary Group (TAIB) nel 2022.
Il risultato di questo lavoro è stata l’indicizzazione di un totale di 1.247 taxa, 403 in più rispetto alla precedente compilazione predisposta nel 2012.
Lo studio include specie che sono state localizzate almeno una volta negli ultimi decenni nella riserva naturale. Oltre a raccogliere tutte le informazioni storiche accumulate dai vari studi condotti nella riserva negli ultimi anni, TAIB ha anche effettuato un proprio campionamento per scoprire nuove specie di gruppi di insetti poco studiati.
Per regni, i più abbondanti sono gli animali, con 562 specie. I gruppi più diversi in questo regno sono gli insetti, con 257 specie, e gli uccelli, con 236 specie.
Le piante sono il secondo regno più abbondante. Ebbene, sono codificate ben 488 specie diverse.
Segue il regno dei funghi, con 158 specie, e altri regni meno chiari, come batteri, protozoi o altri. Nonostante sia meno abbondante, per quanto riguarda la conoscenza dei funghi, sono stati compiuti notevoli progressi grazie agli sforzi di ricercatori e specialisti, oltre che di alghe e batteri. Tutti e tre sono gruppi di organismi che, nonostante l’importante ruolo che svolgono nel mantenere gli ecosistemi in cui vivono, spesso passano inosservati.
Sebbene gli uccelli siano forse la specie più ovvia che la maggior parte dei visitatori cerca, bisogna tenere presente che sono proprio gli invertebrati – come insetti, crostacei, molluschi o parassiti – a mantenere le reti alimentari delle zone umide come Albuferita. Preservarli è fondamentale se si desidera continuare a godere della presenza di molti uccelli.
La Riserva Naturale di Albufereta è stata dichiarata nel 2001 con Decreto 121/2001 (BOIB n. 130, 30 ottobre). Si compone di 211 ettari di zone umide, circondate da terreni agricoli di grande patrimonio e valore naturale.
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