venerdì, Novembre 15, 2024

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La preziosa lettera di Margaret Qualley a sua madre, Andy McDowell, dopo aver lavorato insieme per la prima volta

‘l’assistente’ Racconta la storia di Alex, una madre single che ricorre alle pulizie di casa per cercare di sbarcare il lunario mentre fugge da una relazione violenta e lotta per uscire dalla condizione di senzatetto per dare a sua figlia Maddie una vita migliore. Narrata dalla prospettiva commovente e umoristica di una donna disperata e determinata, questa serie offre uno sguardo duro e motivante sulla resilienza di una madre.

Questa serie è prodotta da Margot Robbie, ci dà anche il fatto che siamo diventati il ​​primo progetto che Margaret Qualley lavorare con sua madre, Andy McDowell. In “The Helper” interpretano anche il ruolo di madre e figlia.

“The Maid” è già su Netflix! Voglio bene alla tua mamma. Ti amo, Rylea. Un grande ringraziamento all’uomo che tiene l’orso, per tutte le mani che hanno realizzato questa serie e per l’incredibile Stephanie Land”, l’attrice scrive insieme una serie di foto dalle riprese della serie.

Ma chi è Stephanie a cui Margaret si riferisce nel post? È l’autrice del libro su cui si basa la serie, “The Handmaid: Hard Work, Low Pay, and a Mother’s Will to Survive”, e racconta la propria esperienza. Affinché tu possa apprezzare quanto le sue esperienze siano simili a ciò che racconta nel romanzo, lo scrittore ha pubblicato questo post qualche giorno fa.

“Quando ho scritto (e girato) ‘The Handyman’, la scena dell’incidente d’auto mi ha lasciato zoppo. La serie ha fatto lo stesso. Contiene molti dettagli più fini, tra cui una cassetta che si è magicamente disfatta, e come sono rimasto attaccato ai miei articoli pulendo da solo sul lato della strada. (E sì, ho speso i miei ultimi dollari per una nuova bambola di Ariel.) In quell’ultima foto puoi vedere il pompiere che tira la mia borsa di stracci e un manico di scopa rotto dal finestrino posteriore. Fortunatamente, il mio capo non non farmi pagare per questo. Probabilmente l’avrebbe fatto se fosse stato un aspirapolvere. Quando ho dovuto rinunciare alla proprietà dell’auto nello sfasciacarrozze, sono scoppiata in lacrime. Non potevo credere che la storia non fosse io non l’ho fatto ferito. Giorni chiedendosi della mia bambina. Ho sentito il peggior tipo di colpa che abbia mai sentito come madre. Ma in qualche modo siamo sopravvissute. “

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