La suddetta entità, attraverso un comunicato, ha chiarito il proprio sostegno al leader del Paese andino “eletto democraticamente dal 55,1 per cento dei voti” alle elezioni generali.
La Federazione riconosce e apprezza il lavoro e l’impegno assunti dal nostro governo (…), in particolare con il settore minerario cooperativo e la classe operaia in generale, esprime il messaggio.
In seguito, ha sottolineato “lo sforzo, la dedizione, l’impegno e la dedizione al servizio e agli affari – che Archie e il suo governo stanno facendo – a beneficio del popolo boliviano”, che “avanzano il processo di rivitalizzazione economica del nostro Paese”.
Il comunicato ha sottolineato in particolare la rinuncia alle azioni delle logge di Santa Cruz, che, con il pretesto di posticipare il censimento e gli interessi politici, stanno cercando di destabilizzare il governo nazionale, invitare alla mobilitazione e al confronto tra i fratelli boliviani, danneggiare l’economia e il processo di guarigione.
Dopo aver ascoltato la dichiarazione del sindacato, Ars ha ringraziato il gesto e ha osservato che “le persone sono sagge”.
“È più facile distruggere l’opposizione che costruire, motivo per cui cercherai sempre qualsiasi scusa per cercare di destabilizzare l’economia e la democrazia”, ha sottolineato il capo dello Stato tramite Twitter.
Giorni prima, i leader di Santa Cruz hanno deciso di organizzare uno sciopero l’8 e il 9 agosto, rifiutandosi di posticipare il censimento al 2024, come stabilito dal Consiglio Nazionale Autonomo, e hanno invece proposto di attuarlo nel 2023.
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