venerdì, Novembre 15, 2024

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La Corte Elettorale approva il vantaggio del Fronte Amplio in Uruguay-Escambray

Il candidato presidenziale Yamando Orsi ha ricevuto 242.625 voti, ovvero il 59,2% dei voti del suo partito.

Il Fronte ha ottenuto 410.282 voti. (Foto: BL).

I dati della verifica preliminare delle elezioni interne dell’Uruguay del 1° luglio confermano che il partito d’opposizione Frente Amplio (FA) è stato il partito che ha ricevuto il maggior numero di voti.

Il Tribunale elettorale ha presentato di buon mattino i dati che coprono il 99,73% delle circoscrizioni esaminate.

Il Fronte ha ottenuto 410.282 voti. Il candidato prescelto alla presidenza, Yamando Orsi, ha ricevuto 242.625 voti, ovvero il 59,2% dei voti del suo partito.

Karolina Kos, sua candidata alle elezioni presidenziali previste per il 27 ottobre, ha ottenuto 154.255 voti (37,6%).

L’altro candidato dell’Alleanza di Sinistra, Andrés Lima, sindaco di Salto, ha ottenuto 12.820 voti (3,1%).

Osei è stato il candidato che ha ricevuto il maggior numero di voti tra i 18 partiti concorrenti.

Il Partito Nazionale è stato il secondo partito più popolare, con 323.930 voti, di cui l’ex segretario alla presidenza, Álvaro Delgado, ha ottenuto il 74,5% del totale (241.114 voti).

Delgado è stato sorpreso di nominare l’ex sindacalista ed ex attivista del Partito Comunista Valeria Ripoll come sua vice alle elezioni di ottobre.

La nomina ha suscitato una puntura nei settori dell’Umbrella Bianca, sospettosi del suo passato di “mancino” e della sua recente integrazione nelle fila del PN.

Il Partito Colorado si trova in una brutta situazione e ha scelto il giovane avvocato Andres Ojeda come candidato alla presidenza.

Ojeda ha ricevuto poco più di 40.000 voti sui 101.000 del suo gruppo, sostanzialmente divisi tra altri tre candidati.

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Ieri sera il Colorado non è riuscito a mettersi d’accordo su chi sarebbe stato il loro candidato alla vicepresidenza.

Qualcosa di simile sta accadendo nel Cabildo Abierto, il cui unico candidato, Guido Manini, ha riconosciuto i voti bassi (meno del 2%), che secondo lui meritano un approfondimento.