venerdì, Settembre 20, 2024

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La Commissione elettorale nazionale venezuelana ha considerato falso il rapporto degli esperti delle Nazioni Unite

In una dichiarazione rilasciata mercoledì, la Commissione Elettorale Nazionale ha anche valutato che il documento viola il “mandato concordato con questa autorità costituzionale” concordato il 29 giugno a Caracas.

Come precisato nel quarto punto del mandato concordato tra le Nazioni Unite e il Corpo elettorale venezuelano, “il team non è una missione di osservazione e, pertanto, non rilascerà alcuna dichiarazione o giudizio pubblico in merito al processo e ai risultati della elezioni”, ha osservato.

Ha sottolineato che pubblicare il presunto “rapporto” non rientra tra i suoi compiti e ha indicato “l’intento politico deviante della suddetta pubblicazione, che è fatta di argomentazioni false e distorte”.

Il testo spiega che il Comitato di esperti delle Nazioni Unite ha accompagnato l’intero processo elettorale su esplicito invito della stessa Commissione elettorale nazionale, e ha goduto di un sostegno diffuso e duraturo durante tutto il suo dispiegamento, cosa che è stato costretto a riconoscere nel famigerato “rapporto iniziale”.

Ha denunciato la pubblicazione di quel documento “non solo tradiva quanto era stato espressamente concordato con il Consiglio Elettorale Nazionale, ma violava anche le regole stabilite dalle stesse Nazioni Unite”.

Ha sottolineato che “a differenza delle missioni di osservazione elettorale delle Nazioni Unite, che richiedono un mandato specifico del Consiglio di Sicurezza o dell’Assemblea Generale, (…) i gruppi di esperti elettorali non rilasciano dichiarazioni generali che valutano lo svolgimento generale del processo elettorale o i suoi risultati .”

Ha anche osservato che, a parte le violazioni dell’etica professionale da parte del team delle ipotesi tecniche, “il contenuto del suddetto rapporto è un opuscolo e la loro esperienza è completamente dannosa poiché gli argomenti che utilizzano sono deboli e possono essere facilmente negati”.

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Tutto questo per cercare di delegittimare “il processo elettorale impeccabile e trasparente che ha avuto luogo il 28 luglio, testimoniato da quasi mille osservatori provenienti da tutto il mondo”.

Ha sottolineato che loro, a differenza del Gruppo di esperti delle Nazioni Unite, hanno accompagnato il popolo venezuelano “in modo sincero e imparziale in questa celebrazione della sua forte e pionieristica democrazia partecipativa”.

La dichiarazione dell’autorità elettorale venezuelana nega “l’accumulo di bugie che cercano di imporre nel rapporto falsificato” e riafferma alla comunità nazionale e internazionale che “malgrado gli attacchi immotivati ​​al nostro sistema elettorale e alla nostra buona fede, la verità prevarrà”. “Più che calunnie.”

rgh/jcd