Il documento affronta il complesso scenario globale, caratterizzato dalla lenta crescita dell'economia e del commercio, dai danni causati dai cambiamenti climatici, dalle migrazioni e dalle conseguenze della guerra in Europa e Medio Oriente.
Il testo precisa che anche i Paesi della nostra regione non sono immuni dai problemi globali, che si aggiungono alle loro condizioni strutturali, e che si riflettono in un'economia caratterizzata da performance deboli e dalla diffusione di lavori precari.
L’attuale panorama internazionale e le aspettative per il prossimo futuro pongono sfide diverse e difficili per l’America Latina e i Caraibi nei loro sforzi per avanzare verso il rispetto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Composto da sei capitoli e oltre 200 pagine, il testo misura lo sviluppo di indicatori e obiettivi nella regione, così come in ciascuna delle tre sottoregioni: Sud America, America Centrale, Messico e Caraibi.
A livello congiunto, la CEPAL ritiene che il 22% sarà raggiunto, nel 46% ci saranno progressi in una direzione positiva ma non così rapidamente come richiesto, e il restante 32% non sarà raggiunto.
Fornisce inoltre un'analisi approfondita dei cinque obiettivi di sviluppo sostenibile che saranno discussi in questi giorni in Cile e anche nel forum politico di alto livello che si terrà il prossimo luglio a New York.
Questa è la fine della povertà. sradicare la fame; azione per il clima; Pace, giustizia, istituzioni consolidate e alleanze per raggiungere gli obiettivi proposti.
La seconda parte del rapporto comprende le sei trasformazioni proposte dalla CEPAL per promuovere uno sviluppo produttivo, inclusivo e sostenibile.
Si tratta di rafforzare i sistemi alimentari; accesso all'energia; comunicazione digitale; istruzione, occupazione e protezione sociale, cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento.
Presenta inoltre variabili per migliorare le fonti di finanziamento e proposte politiche volte a superare l’attuale arretratezza.
La presentazione del rapporto è stata presieduta dal segretario esecutivo della Commissione economica per l'America Latina e i Caraibi, José Manuel Salazar-Zerenach, il quale ha individuato che in tutto questo sforzo è necessario uno Stato capace di realizzare trasformazioni fondamentali, perché , come ha detto, queste trasformazioni non avvengono spontaneamente.
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