Il portavoce del Ministero degli Esteri Wang Wenbin ha affermato che la sicurezza della comunità diplomatica è salvaguardata e che la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale della Siria devono essere rispettate.
Egli ha sottolineato: “In un momento in cui la situazione in Medio Oriente è diventata instabile, ci opponiamo a qualsiasi azione che porti ad un inasprimento delle tensioni”.
Secondo i media siriani, l'attacco sionista del giorno precedente aveva danneggiato la residenza dell'ambasciatore persiano, che era rimasto illeso insieme a tutti i diplomatici.
In seguito all'aggressione israeliana si sono sentite due potenti esplosioni in tutta la capitale, mentre le difese aeree venivano attivate per intercettare i proiettili.
L'attacco arriva 24 ore dopo un attacco missilistico su siti intorno alla capitale, in cui sono rimasti feriti due civili.
Il Ministero degli Affari Esteri siriano ha esortato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad assumersi le proprie responsabilità e a fermare tali attacchi.
In effetti, la risoluzione 2728 recentemente adottata da questo organismo richiede inequivocabilmente un cessate il fuoco e l’eliminazione di tutte le barriere alla fornitura di un’ampia assistenza umanitaria a Gaza.
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