Dialogo tra usi e costumi di Italia e Romania. Da domani fino al 14 luglio, il Museo delle Civiltà di Roma ospiterà la mostra “Romania-Italia: arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità”. Il Salone d’Onore del Museo riunisce una selezione di costumi tradizionali e ceramiche provenienti dalla collezione del Museo Nazionale Villa “Dimitri Gusti” di Bucarest, provenienti da varie regioni della Romania (Panato, Bucovina, Maramures, Mundenia, Moldavia). , Oldania e Transilvania). , e dalla collezione del Museo delle Civiltà di Roma, provenienti da diverse regioni italiane (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto), un dialogo tra le tradizioni popolari di due paesi. Alla cerimonia di inaugurazione della mostra erano presenti l’ambasciatrice romena in Italia Gabriela Dancau, il capo della Commissione Cultura della Camera dei Rappresentanti, Federico Mollicone, la direttrice del Museo Nazionale della Villa, Paulina Popoiu, e Dimitri Gusti. Andrea Villani, di Bucarest e direttore del Museo della Civiltà di Roma.
La Romania “ha trovato nell’Italia un partner coraggioso che condivide sempre gli stessi valori, confini e prosperità e difende i valori della democrazia”, ha spiegato Dancau. L’Ambasciata di Romania in Italia “è sempre pronta e impegnata ad offrire al popolo italiano un’ampia offerta culturale che metta in risalto i contatti culturali tra i due popoli basati sulla comune eredità latina – ha sottolineato – e che sia favorita da una forte amicizia e cooperazione. di cui i nostri Paesi sono stati protagonisti. La cultura “si integra e la Cultura sta vincendo la guerra – ha proseguito Mollicone – Le tradizioni popolari si trovano ad affrontare un periodo di nuova rinascita dopo anni di emarginazione e di folklore in senso negativo – ha aggiunto -. Ma ogni tradizione popolare ha il suo strato nella struttura delle secolari relazioni fraterne tra i popoli europei e le tradizioni comuni.
In occasione della cerimonia di apertura, Romphiladelia ha presentato un prodotto filatelico dedicato al tradizionale stemma romano, la Ie, e alla ceramica romana e italiana, simboli del patrimonio dell’umanità. Inoltre sarà organizzata una mostra di francobolli che mettono in risalto le tradizioni e i costumi romani. “Oggi viviamo nella realtà innegabile della globalizzazione, siamo preoccupati per le sfide della società contemporanea, abbiamo bisogno di un dialogo culturale tra civiltà, popoli e città, che abbia la caratteristica di costruire ponti tra civiltà per secoli”, ha evidenziato Popoiu. “Spesso dimentichiamo che le antiche catene delle nostre tradizioni popolari sono la forma più importante della nostra cultura”, così “dedichiamo un mese intero ai rapporti tra Romania e Italia per celebrare lo spirito di internazionalismo e l’unità tra Romania e Italia” . culture”, ha concluso Villani.
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