Firmando un Memorandum d’Intesa durante il primo Forum sugli investimenti italo-saudita tenutosi a Milano, l’Italia e l’Arabia Saudita hanno compiuto un passo importante verso il rafforzamento dei loro legami economici. L’accordo, concluso lunedì, mira a promuovere la cooperazione e il dialogo tra aziende, istituzioni e investitori dei due Paesi, con particolare attenzione al settore energetico.
Ministero del Commercio e Fatto in Italia L’accordo, ha spiegato, mira a “sostenere il dialogo tra le imprese e le istituzioni interessate a promuovere gli investimenti tra i due Paesi e a promuovere la cooperazione negli investimenti diretti”. Uno dei punti salienti dell’operazione è il potenziale investimento dell’Arabia Saudita attraverso il nuovo Fondo Sovrano Italiano, lanciato con uno stanziamento iniziale di circa 1 miliardo di euro per sviluppare filiere produttive strategiche in Italia.
Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni sta cercando di fornire nuove risorse e competenze all’industria italiana, con l’obiettivo di rendere il Paese meno dipendente dai fornitori esterni e rafforzare il suo settore manifatturiero. Nonostante le preoccupazioni etiche riguardanti l’Arabia Saudita, il Ministro del Commercio e Fatto in ItaliaAdolfo Urso sostenne la posizione italiana, sostenendo che il mondo era cambiato e che era importante essere realisti. Ha affermato che il Paese è impegnato a proteggere i valori europei in tutti i contesti.
L’Arabia Saudita vuole espandere la propria presenza in Italia puntando su settori chiave come energia, sostenibilità, filiere e sport. Il ministro saudita per gli investimenti Khalid Al-Falih ha annunciato a Milano che il suo Paese è interessato a sviluppare progetti sull’idrogeno verde in Medio Oriente e Africa in collaborazione con le aziende italiane Aqua Power, la più grande azienda privata di desalinizzazione dell’acqua al mondo.
Fusioni e acquisizioni
L’idrogeno verde, un combustibile rispettoso dell’ambiente con innumerevoli potenziali applicazioni, aiuterà a diversificare l’economia saudita e a ridurre la sua dipendenza dal petrolio. L’Arabia Saudita sta facendo del suo progetto NEOM il più grande produttore mondiale di idrogeno verde, mentre l’Italia non ha sviluppato progetti significativi nel settore.
Il Ministro italiano Urso ha inoltre sottolineato l’importanza delle fusioni e acquisizioni tra le aziende dei due Paesi per rafforzare la cooperazione economica. L’Italia ricerca una maggiore presenza del capitale saudita nel Paese e promuove partenariati tecnologici e industriali in vari settori, tra cui la trasformazione digitale e ambientale.
Giorgia Meloni ha svolto un ruolo chiave nelle relazioni dell’UE con i fornitori di energia in Medio Oriente e Nord Africa, in un momento in cui l’UE sta cercando di ridurre i suoi legami con la Russia.
Nel 2022 le esportazioni italiane verso l’Arabia Saudita hanno raggiunto circa 4 miliardi di euro, provenienti principalmente dal settore manifatturiero, mentre le importazioni sono state di oltre 7,4 miliardi di euro, principalmente da prodotti petroliferi. La firma di questo accordo di investimento cambierà in modo significativo le prospettive economiche tra i due paesi e aprirà nuove opportunità di cooperazione in vari settori chiave. @mundiario
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