Un rapporto elaborato dall’Ufficio studi della Confederazione generale dell’artigianato e delle piccole imprese italiane (CGIA), pubblicato sulla piattaforma digitale specializzata Orizzontescuola, indica che l’abbandono scolastico tra i giovani dai 18 ai 24 anni è il 10,5 per cento della popolazione.
A livello europeo, il tasso è simile a quello di Cipro, anche se superiore a paesi come Spagna, 13,7%, e Germania, 12,8 punti, secondo i dati dell’Ufficio dell’Unione europea (Eurostat) e dell’Istituto nazionale di statistica italiano (Istat). ).
La regione italiana con più difficoltà è la Sardegna, dove nel 2023 si è registrato un tasso di abbandono scolastico del 17,3%, seguita da Sicilia e provincia di Bolzano rispettivamente con 17,1 e 16,2 punti percentuali.
In termini assoluti, il maggior numero di giovani che hanno abbandonato prematuramente la scuola si riscontra nella regione Campania con 72mila studenti, seguita dalla Sicilia, con 62mila; Lombardia, con 53mila e Puglia con 38mila studenti.
Nell’anno accademico 2023-2024, due milioni 631mila 879 studenti si sono iscritti alle scuole secondarie statali di questo Paese, di cui il 51,4% ha frequentato la scuola secondaria, mentre quelli iscritti agli istituti tecnici e professionali hanno rappresentato il 31,7% e il 16,9 punti percentuali del totale. Nei prossimi anni, secondo questo studio, i giovani che abbandonano la scuola in Italia dovranno affrontare molte difficoltà nel trovare un lavoro di qualità e adeguatamente retribuito, poiché sfide come l’ambiente e la trasformazione digitale potrebbero spingerli ai margini del mercato del lavoro. rappresenta un rischio per le aziende.
mem/ort
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