lunedì, Dicembre 16, 2024

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Il voto anticipato inizia nella corsa al Senato in Georgia

WASHINGTON, 26 nov. (Prensa Latina) Cominciano oggi le votazioni anticipate per il secondo turno della corsa al Senato in Georgia, con il democratico in carica Raphael Warnock concentrato a mantenere il seggio contro lo sfidante conservatore Herschel Walker.

La necessità di tornare alle urne è stata dovuta al fatto che, l’8 novembre, nessuno dei contendenti ha ricevuto più del 50 per cento dei voti totali come previsto dalla legge statale.

Il giorno in cui sono iniziate le votazioni anticipate non è stato esente da polemiche e azioni legali sul territorio.

Mentre i funzionari elettorali hanno dichiarato pubblicamente che il voto sarà consentito sabato 26 novembre, l’ufficio del Segretario di Stato della Georgia ha rilasciato una dichiarazione a metà di questo mese affermando che ciò non sarebbe stato possibile.

Ha poi citato una legge del 2016 che, secondo il segretario, impedisce operazioni di questo tipo quando avvengono dopo festività come il giovedì (Ringraziamento) e un giorno festivo il venerdì, pensato per celebrare il generale confederato Robert E. Lee.

In risposta, il Partito democratico della Georgia, il Comitato per la campagna democratica del Senato (DSCC) e Warnock per la Georgia (la campagna del senatore Raphael Warnock) hanno citato in giudizio lo stato, sostenendo che la norma di cui sopra non menziona la parola “ballaggio”, motivo per cui per il voto, di nuovo gli elettori.

Nonostante l’accordo del tribunale con i querelanti, lo stato della Georgia non è stato d’accordo e ha chiesto alla corte d’appello di sospendere la sentenza del tribunale di grado inferiore.

Alla fine, le argomentazioni sono state respinte e le votazioni anticipate avrebbero dovuto iniziare il 26 novembre.

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Secondo il sondaggio più recente, commissionato da AARP, Warnock è il candidato preferito con il 51% delle intenzioni di voto, mentre Walker ha il 47%.

Se il democratico alla fine vincesse il 6 dicembre alle urne, l’ultimo giorno per l’esito della disputa, quelli nell’ombrello blu vincerebbero 51 seggi al Senato.

Altrimenti, i repubblicani conterebbero fino a 50, ma i liberali manterrebbero la supremazia perché il voto decisivo in quello stato legislativo ricadrebbe sul vicepresidente dello stato, Kamala Harris.