Rinnovando l’appello al popolo venezuelano a recarsi in gran numero alle urne, il presidente Nicolas Maduro ha sottolineato l’importanza del prossimo evento democratico per consolidare la pace e la stabilità nella nazione.
“Tra una settimana, il nobile Venezuela andrà a votare, nella storia il 21 novembre è un grande giorno di democrazia partecipativa ed eroica”, ha detto il giorno prima il capo di Stato durante un discorso pubblico.
Maduro ha evidenziato la capacità tecnologica e organizzativa del Consiglio elettorale nazionale, nel fornire attrezzature per l’esercizio del suffragio, ora di qualità e accessibilità superiori rispetto alle precedenti operazioni.
Il presidente venezuelano ha anche respinto i piani di sabotaggio delle strutture del Cne nella città di Marichi, nello stato di Miranda, che, grazie al lavoro dei servizi di sicurezza e intelligence, hanno portato all’arresto di quattro individui appartenenti a una cellula terroristica.
In questo senso, il funzionario ha ribadito la denuncia sui legami del leader dell’opposizione e latitante Leopoldo Lopez nel pianificare e finanziare il frustrante attacco alle infrastrutture elettorali, al fine di boicottare lo sviluppo delle elezioni.
A sua volta, il presidente del massimo organo elettorale, Pedro Calzadela, ha ratificato oggi, domenica, l’impegno per le misure di sicurezza per le elezioni regionali e comunali del 21 novembre.
Il ministro ha spiegato che il Consiglio elettorale nazionale mantiene uno stretto coordinamento con le Forze armate nazionali bolivariane e le forze di polizia responsabili di garantire il normale sviluppo dell’evento democratico.
“In passato siamo stati vittime di azioni di settori che ancora insistono nel fermare la volontà democratica del popolo venezuelano con azioni violente e destabilizzanti”, ha avvertito Calzadela.
Ha anche indicato che il periodo assegnato alla campagna elettorale si concluderà giovedì 18 novembre, un processo che è strettamente controllato dalla sala di monitoraggio delle principali emittenti televisive del Paese per evitare irregolarità.
Allo stesso modo, venerdì 19, le autorità elettorali inizieranno ad installare tavoli elettorali in tutto il Paese, distribuiti tra 14.262 seggi elettorali, con un totale di 30.106 macchine automatizzate per garantire l’esercizio del diritto di voto.
Più di 20 milioni di venezuelani sono stati chiamati alle urne per eleggere 23 governatori e 335 sindaci, oltre a membri di legislature statali e consigli comunali.
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