Il Consiglio per la Tecnologia Geotermica ha descritto il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima dell’Italia come non enfatizzando il valore dell’energia geotermica.
Il Geothermal Technology Board ha descritto il recente Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) dell’Italia come una “occasione mancata” per sviluppare un piano a lungo termine per valutare l’energia geotermica nelle sue varie forme.
Ciò nonostante il dialogo in corso tra il Consiglio per la tecnologia geotermica E il Ministero dell’Ambiente (MASE) ha presentato nei mesi scorsi un piano dettagliato per un piano d’azione nazionale per l’energia geotermica a sostegno degli obiettivi di sicurezza energetica e di transizione dell’Italia.
Il Tavolo sulla Tecnologia Geotermica (TTG) è coordinato dall’Unione Geotermica Italiana (UGI). E questo Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU). Nonostante le critiche, il TTG riconosce come positivi alcuni passaggi del nuovo testo PNIEC, come l’opzione di uno specifico fondo di garanzia per la geotermia per ridurre il rischio assunto dagli operatori. Tuttavia, TTG afferma che il documento non evidenzia sufficientemente il ruolo fondamentale dell’energia geotermica nella stabilizzazione della rete elettrica e nello stoccaggio dell’energia negli edifici.
In particolare, il PNIEC non ha ancora utilizzato la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo per elaborare una strategia europea a lungo termine per valutare l’energia geotermica nelle sue varie forme, ovvero lo zero netto dell’industria ad aprile. Il 2024 sostiene l’incremento delle tecnologie geotermiche come uno degli strumenti per accelerare la transizione energetica.
Per accelerare lo sviluppo dell’energia geotermica per la conversione energetica, TTG ritiene importante:
- Una chiara visione strategica di medio-lungo termine;
- Individuazione di misure concrete per rimuovere gli ostacoli a un maggiore utilizzo della geotermia;
- Obiettivi di sviluppo geotermico nella produzione di calore ed elettricità
Un altro punto chiave rilevato dal TTG è il mancato riconoscimento dell’enorme potenziale di crescita del teleriscaldamento alimentato da fonti geotermiche. Un recente studio del Politecnico di Milano stima una crescita del teleriscaldamento cinque volte superiore a quella attuale, con l’energia geotermica come fonte principale per oltre il 32%. Questi sistemi hanno il potenziale per sostituire l’attuale domanda di combustibili fossili per uso termico negli edifici. In questo campo, l’energia geotermica a bassa entalpia e GeoExchange offrono soluzioni concrete, soprattutto in ambiente urbano, insieme a efficienti infrastrutture di teleriscaldamento e accumulo stagionale del calore.
Il TTG intende implementare le strutture del Consiglio Europeo per l’Energia Geotermica (EGEC) per lavorare verso la nuova Commissione Europea, per fare le osservazioni necessarie per garantire che tutte le misure necessarie per la transizione siano disponibili per lo sviluppo e l’implementazione. e richiedendo le opportune modifiche ed integrazioni al testo PNIEC fornito dal Governo italiano.
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