I dibattiti al Congresso nazionale sul processo di fondazione e sulla ripresa delle festività nazionali sono stati contrassegnati da eventi di cronaca in Cile nella settimana che si è conclusa oggi.
Nei giorni scorsi, i negoziati per una nuova Magna Carta hanno incontrato seri ostacoli a causa della decisione della coalizione di destra Cile Vamos di saltare l’incontro concordato di giovedì e di ignorare il ruolo del governo in materia.
Catalina Perez, leader del Partito della Rivoluzione Democratica, vede i colloqui complicati perché non si sa se questa coalizione manterrà la parola data.
In un’intervista al quotidiano El Mostrador, il legislatore ha affermato che ignorare il ruolo del governo “non significa comprendere appieno ciò per cui stiamo giocando” e ha ricordato che il potere esecutivo è responsabile delle spese e, al di fuori dell’amministrazione supplente, il lo stato deve essere presente nel più importante processo istituzionale degli ultimi decenni.
Un documento della plenaria del Comitato Centrale del Partito Comunista ha avvertito che la destra sta cercando di limitare e ostacolare il nuovo processo di fondazione, nonché di smantellare il programma del governo in materia di riforme fiscali e pensionistiche e l’agenda del lavoro e dell’economia.
Questa settimana la polizia ha iniziato a indagare su una serie di minacce via e-mail contro i parlamentari per costringerli a sospendere l’Assemblea Costituente.
Questo processo è sorto dopo l’eruzione della socialite nel 2019, che ha portato al referendum del 2020 in cui quasi l’80% della popolazione ha parlato del cambiamento neoliberista della Magna Carta in vigore dalla dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990).
Anche in Cile questa settimana sono riprese le celebrazioni popolari, dopo una pausa di due anni imposta dal virus Covid-19, per commemorare l’inizio della marcia per l’indipendenza dal dominio coloniale spagnolo.
Mercoledì il presidente Gabriel Borek, insieme al sindaco di Santiago, Irace Hassler, ha inaugurato nella capitale Fonda Parque O’Higgins, un luogo dove ci sono musica, giochi per bambini, gastronomia, quica e la danza nazionale cilena.
Il programma di questi giorni prevede le funzioni religiose, il consueto “angolo” de La Moneda, con protagonista un gruppo di balli tradizionali composto da funzionari, oltre a una parata militare.
Fino a lunedì prossimo, il Paese è immerso nelle celebrazioni nazionali e le autorità prevedono che mezzo milione di auto e migliaia di autobus lascino la capitale nell’entroterra.
“Creatore. Amante dei social media hipster. Appassionato di web. Appassionato fanatico dell’alcol.”