Quito, 2 dicembre (EFE). – La sessione plenaria dell’Assemblea nazionale ecuadoriana (AN, Parlamento) ha rinviato a martedì prossimo il voto su una relazione parlamentare sul caso dei Pandora Papers, preparata dal Comitato per le garanzie costituzionali e che ha riempito il presidente del Paese, Guillermo Lasso.
Il primo vicepresidente dell’assemblea, Virgilio Sakesella, politico indipendente, ha annunciato la decisione dopo che il segretario generale dell’assemblea ha letto il rapporto di 358 pagine per quattro ore, come primo passo per un dibattito dalla circolazione profondamente divergente. chiaro tra i legislatori.
Il documento contiene due rapporti: uno per la maggioranza e uno per la minoranza, entrambi preparati dal Comitato per le garanzie costituzionali, guidato da José Cabascango, del gruppo indigeno Pachakotik.
Il rapporto della maggioranza rileva una presunta violazione di una legge approvata nel 2017 che vieta ai funzionari pubblici ed eletti di possedere proprietà o beni in paesi classificati come paradisi fiscali in Ecuador, incluso Panama.
Un estremista smentito dal presidente ecuadoriano, sostenendo di aver disposto di quei beni prima di candidarsi alla presidenza, come previsto dalla legge.
Il rapporto di maggioranza ha inoltre ritenuto che manchi l’articolo 130, n. 2 della Costituzione, che dovrebbe rimuovere il presidente per “una grave crisi politica e disordini interni”.
La sua raccomandazione è che Lasso compaia davanti ai rappresentanti e fornisca informazioni rilevanti per il caso, oltre ad autorizzare la revoca della riserva di tutte le sue transazioni e attività.
I Pandora Papers sono un file trapelato che collega uomini d’affari e politici di tutto il mondo, lazo incluso, a beni nei paradisi fiscali.
Giorni dopo la sua pubblicazione a settembre, il presidente ha chiesto al controllore generale dello stato di verificare la dichiarazione dei beni che aveva presentato prima di assumere l’incarico a maggio.
Ha anche descritto le conclusioni del comitato legislativo come “pateticamente sbagliate”, accusandolo di aver mancato di rispetto alle “procedure legali” e definendolo un “circo ideologico”, motivo per cui si è rifiutato di comparire due volte per rispondere alle domande dei suoi membri.
La stesura del rapporto, che è stato completato all’inizio di novembre, ha diviso i membri del comitato.
In questo modo, il rapporto di minoranza, sostenuto da due membri dell’Associazione della Banque Nationale (BAN), tra cui Saquicela, raccomanda all’associazione di archiviare il caso e consegnare le informazioni ad altre agenzie finanziarie responsabili di questo tipo di indagine. EFE
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